di Giovanni Di Domenico

Torna a parlare Marco Mezzaroma. L’ex co-patron della Salernitana ha rilasciato un’intervista sulle colonne del quotidiano Il Mattino: “Vedo che in atto ora c’è un’operazione di generale rimozione storica nei confronti dei due usurpatori romani. L’80% delle persone che erano solite chiamarmi è sparito, ma fa parte del gioco, non mi stupisce. Va bene così. Sono comunque orgoglioso di poter dire che se non ci fossimo stati noi, non sarebbe stato possibile vivere questa attualità di livello calcistico così alto. Pero la gratitudine è sempre il sentimento del giorno prima. Mi aspettavo di essere tradito da qualcuno. Questi mesi li ho, tutto sommato, vissuti bene. Le cose importanti della vita sono altre. Sono sereno e contento di aver dimostrato a tantissime persone che si sbagliavano: se la Salernitana oggi è in A, ha preso Ribery, è una società sana e pare piuttosto ambita, stavolta per la maggior parte mi arrogo il merito con Lotito. Sul campo c’è poi stato il lavoro di tutti ovviamente, a partire da Fabiani. Spero gli venga riconosciuto ciò che in tanti anni la maggior parte dei salernitani non ha fatto. Ha dimostrato competenza e vicinanza alla squadra. Era considerato il terzo ‘usurpatore’ in una realtà in cui alcune volte sembra che tutto sia dovuto. Tanta gente dovrebbe scusarsi con noi e con lui. Alcune cose potevamo farle senza dubbio meglio. I risultati partano chiaro e sono quelli che contano. Ricordo ancora il refrain del ‘non vogliono andare in A’… A volte ho pensato ‘chi me l’ha fatto fare’. Ma capita a tutti e si è trattato di momenti fugaci. L’obiettivo è stato raggiunto, abbiamo mantenuto le promesse. Purtroppo c’è fatica a riconoscerlo. Nella vita contano i fatti, le chiacchiere stanno a zero”.

Alle parole di Mezzaroma, è arrivata la risposta del club Amici della Salernitana, tramite una nota su Facebook: “Caro MEZZAROMA, vorremmo precisare, che pur se i soci tutti di questo club, nato nel lontano 84’, seguendo e vivendo la Salernitana, NESSUNO MAI ha avuto il suo numero di telefono, come mai nella storia il numero di qualunque dirigente sportivo di qualunque società. Questo per scelta poiché vogliamo essere liberi da qualunque rapporto che possa condizionare lo scopo di un club, del nostro club, “asservendo” di fatto lo scopo di una società, tutelando solo la “maglia”. Siete stati ottimi COMMERCIANTI. Pari alla grande cafoneria e pericolosa arroganza di suo cognato. Un plauso anche a sua sorella e suo nipote per l’eleganza mostrata. In altri “ambiti” avreste ricevuto le chiavi della città. Lo hanno notato anche le pietre, avete dimostrato due culture provenienti da due mondi differenti, purtroppo il suo cognome è Legato al “MAGNATE” di Albano Laziale. Se poi vogliamo entrare nello specifico societario, con poche risorse esborsate avete tratto enorme beneficio economico. Lo stesso “generale” ha dichiarato che questa società incassa senza spendere. Senza tener conto che a breve “lo spero più di voi” avrete un portafoglio strapieno, non frutto del bene o risorse societarie che vendete ma dei beni IMMATERIALI che questa città, SALERNO possiede ed offre. Dottor MEZZAROMA, Salerno è una grande piazza grazie solo al popolo granata! Una piazza che dopotutto è sempre ambita per le sue potenzialità, basta vedere dalle testate giornalistiche chi sono i probabili acquirenti. Pertanto, caro MEZZAROMA, invito Lei ed il suo parente acquisito a ringraziare Salerno, che in 10 anni con un investimento pari a Zero vi permetterà nelle prossime ore ad avere qualche cinquantina di freschi milioni di euro in tasca”.

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