di Giuseppe Barbato

Ochoa 6,5: incolpevole sui gol, riesce a rimediare a fatica alla difesa completamente assente. Il cartellino lo timbra anche oggi.

Bronn 4: in fase di costruzione i palloni passano tanto da lui e prova a creare nell’immobilità complessiva. Inesistente in fase difensiva

Lovato 4: aveva il compito più difficile, sostituire Gyomber, e fallisce. Viene graziato dall’arbitro e dal VAR in occasione del contatto con Marin

Pirola 5: difensivamente è l’unico che prova ad alzare il baricentro della squadra, Sousa però non è convinto del suo apporto e lo rimpiazza. Paga l’anticipo impreciso da cui nasce la ripartenza del gol di Cambiaghi (dal 46° Daniliuc 6,5: entra in campo con grande piglio e si distingue con un paio d’interventi decisivi)

Sambia 4: preoccupante il suo atteggiamento e le sue scelte in campo, sembra un alieno caduto sulla Terra e gettato in campo senza sapere cosa sia il calcio. (dal 46° Kastanos 6,5: come Daniliuc mostra polso e ci crede, il gol lo crea lui e nei contrasti si fa sentire sempre)

Coulibaly 4,5: svagato anche lui, trova un paio di progressioni delle sue ma è troppo poco. Non prende mai le misure ai centrocampisti avversari. (dal 67° Bohinen 5,5: prova a prendere le redini della mediana, a imbastire il possesso e punzecchiare gli avversari. Non è sempre preciso)

Vilhena 5,5: nel primo tempo prova a costruire qualcosa e ad attuare alcuni recuperi palla, nella ripresa cala ma almeno la sua luce c’è. (dall’87 Nicolussi Caviglia s.v.).

Mazzocchi 4,5: dalla sua ha una cifra tecnica e fisica che gli consente qualche giocata di qualità però non basta, insufficiente la sua prestazione e lontana dal Mazzocchi migliore.

Maggiore 4: totalmente fuori condizione, insistere con lui in questo momento significa danneggiarlo. L’impegno non basta quando si è tanto lontani dal gioco. (dal 46° Piątek 5,5: non va tanto meglio di Dia, undici palloni toccati in tutto il match ma l’ultimo è quello giusto e torna al gol. Serve anche il pistolero per salvarsi)

Botheim 5,5: del reparto offensivo è il migliore, non tanto per occasioni create quanto per costruzione e sostegno ai compagni

Dia s.v.: ventuno palloni toccati in tutta la partita, non si è mai visto.

Paulo Sousa 5: Mister, che succede? Questa squadra non è da lei, non risponde alle sue parole in sala stampa. E non bastano i meriti dell’Empoli per descrivere il match di oggi. Tanta confusione anche dalla panchina, sia nella scelta degli uomini sia nella disposizione tattica.

Empoli (4-2-3-1): Vicario 5; Ebuehi 8,5 (dall’87° Stojanovic s.v.), Luperto 7, Walukievicz 7, Parisi 6,5; Grassi 7, Marin 7,5; Henderson 6,5 (dal 60° Akpa-Akpro 5,5), Baldanzi 8 (dal 78° Bandinelli s.v.), Cambiaghi 8 (dal 78° Pjaca 7); Caputo 7,5 (dall’87° Destro 5). Allenatore: Paolo Zanetti 8.

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