Filippo Inzaghi a rischio esonero in caso di malaugurato passo falso col Sassuolo? Stando a quanto filtra assolutamente no, sebbene sia necessario garantire un cambio di passo dopo aver collezionato appena un punto nelle ultime tre partite. Troppo poco anche rispetto agli avversari affrontati e alle potenzialità di una rosa assai incompleta, sopravvalutata l’anno scorso, ma che avrebbe potuto battere Cagliari e Genoa. Col Napol si è visto qualcosa di diverso, quantomeno dal punto di vista dell’atteggiamento. Se poi la difesa è scarsa e in attacco non c’è chi la butta dentro c’è poco da fare. E’ nelle prossime tre giornate che il trainer granata sarà sotto osservazione: tra Sassuolo, Lazio e Fiorentina è necessario almeno un “colpaccio”.
C’è chi ipotizza il ritorno di Paulo Sousa, molto stimato da parte dello spogliatoio e ancora sotto contratto. A tal proposito trova conferma quanto vi abbiamo raccontato sabato sera: il trainer portoghese ha un’offerta concreta dall’estero ma, per accettarla, chiede una robusta buonuscita alla Salernitana. Che, legittimamente, invita l’allenatore a rassegnare le dimissioni rinunciando allo stipendio per intraprendere una nuova avventura. Questo basta per capire che, tra le parti, i rapporti siano ancora molto tesi. E, a prescindere da Inzaghi (che speriamo vinca col Sassuolo, salvi la Salernitana e resti a lungo), sarebbe un autogol alimentare “amori viziati”.