A due settimane dall’esordio in campionato in casa della Roma, la Salernitana resta un cantiere aperto. Nonostante le continue sollecitazioni pubbliche e private del tecnico Paulo Sousa, la società non ha ancora intenzione di accelerare e ribadisce la necessità di cedere prima di inserire nuovi elementi in organico. Di fatto, però, la proprietà ha preso un solo calciatore in quasi 40 giorni di mercato e questo cozza con le promesse fatte dal presidente Danilo Iervolino nei mesi scorsi. Qualche trattativa il direttore De Sanctis l’aveva anche chiusa, soprattutto per l’attacco, ma al momento delle firme ci sono stati dietrofront improvvisi dettati dalla scelta del club di puntare ai prestiti e non agli acquisti a titolo definitivo. “L’anno scorso però i migliori sono arrivati da metà agosto in poi, vedrete che alla fine il colpo da 90 arriverà” ha ribadito l’avvocato Francesco Fimmanò, mentre Iervolino ritiene che “il vero colpo è aver trattenuto i titolari della passata stagione”. Certamente Ochoa, Gyomber, Mazzocchi, Bradaric, Coulibaly, Candreva, Kastanos e Dia sono calciatori da far invidia a quasi tutte le dirette concorrenti e non occorre una rivoluzione per contare su un organico in grado di lottare per la salvezza. Tuttavia fare un ritiro senza volti nuovi, con due giocatori fuori rosa, con il solo Botheim a disposizione per l’attacco e con la stessa difesa che ha subito 60 gol nella passata stagione non è il massimo per un allenatore che, a sua volta, ha rallentato la programmazione con la sua scelta di prendere tempo prima di rinnovare. Anche Sousa, dunque, non si aggrappi a nessun alibi.
Quanto ai nomi, oggi la Juventus darà la risposta per Facundo Gonzalez e Miretti, occhio anche a Nicolussi Caviglia assistito da quel Tinti che, al pari di Bonazzoli, ha fatto causa alla società per presunto mobbing. Saltassero le trattative, sarebbe un bel problema per il direttore sportivo De Sanctis che, col budget ridotto, dovrebbe prendere sei giocatori. L’attacco manca quasi del tutto, sono almeno due i calciatori che devono arrivare. Si punterà su un bomber e su una scommessa, se partisse Botheim si andrebbe anche su una prima punta di esperienza. C’è poi la questione Dia che tiene in ansia i tifosi. Il centravanti non ha svolto il ritiro a pieno regime, poi si è assentato per qualche giorno per problemi personali, in precedenza era stato frenato da un risentimento muscolare. Le possibilità che possa essere convocato per la trasferta di Roma non sono elevatissime e, comunque, nella migliore delle ipotesi non avrebbe più di un tempo nelle gambe. A maggior ragione risulta inspiegabile la scelta del club di attendere un mese e mezzo prima di intervenire nel reparto offensivo. Ieri Sousa e la dirigenza hanno chiesto alla proprietà un budget maggiore per i colpi necessari, considerando che mancano anche due esterni alti. Palla che passa a Iervolino.