di Giuseppe Barbato

Ochoa 10: vi proponiamo un gioco. Andate su Wikipedia e scrivete ‘Guillermo Ochoa’: se leggete che a luglio compie 38 anni sappiate che è tutto vero. Così come le parate che ha fatto. Obrigado, Memo.

Bronn 4,5: la scelta di Paulo Sousa di schierarlo quinto, ruolo dove mai è stato schierato in carriera, è sciagurata ma lui ci mette del suo. Si perde Gosens, è quasi sempre fuori posizione e in attacco non spinge (dal 46° Dia 6: il suo lo fa sempre, viene servito e tira verso lo specchio. Stava trasformando in oro l’unica occasione vera ma prende la traversa).

Daniliuc 4,5: l’errore sul gol di Gosens è quasi tutto suo, nel resto della partita è sempre affannoso. Con la linea a quattro si sistema un pochino.

Gyomber 4,5: abbiamo rivisto il giocatore di due anni fa. Fa tanti recuperi ma sempre in affanno, troppe disattenzioni e paura cronica della palla. Contribuisce al gol di Gosens e su Lukaku non si fa sentire a dovere.

Pirola 6,5: dei tre è l’unico che indovina qualche anticipo, l’unico che cerca qualche soluzione sulla profondità per ravvivare un possesso sterile e l’unico che si distingue con gli attaccanti avversari. Chiude la sua partita con un grande salvataggio (dal 65° Troost-Ekong 6: riesce a fare quel lavoro che Gyomber non fa, cioè alzare la difesa e tenere la linea).

Bradaric 6: nel primo tempo spinge, corre e sostiene Candreva. Basterebbe questo, nella miseria della prima frazione, per dargli la sufficienza. Nella ripresa cala un pochino, anche complice il dispendio fisico della prima frazione. Però c’è sempre e tiene il colpo.

Kastanos 4,5: nel primo tempo assente, non fa quel lavoro di ripiegamento di Candreva e non gioca tra le linee. Pure nel secondo tempo vivace si vede pochissimo (dall’85° Botheim s.v.).

Vilhena 5: il solito Vilhena che mostra un paio di lampi di altissima scuola e poco altro. Nel secondo tempo si fa vedere di più, favorito dal fatto di giocare con un centrale più tecnico con cui duettare (dal 79° Bohinen 6: con una squadra più all’attacco e meno timorosa del pallone pure il Professore si sente più a suo agio).

Lassana 5: oggi è totalmente fuori fase e lo dimostra l’ammonizione presa, non da lui per gesto e posizione. Costantemente tagliato fuori dal centrocampo interista, a Torino non ci sarà e una partita di pausa gli farà bene (dal 65° Nicolussi Caviglia 6: si rivede in campo dopo molto tempo e prova a mettere ordine, speriamo guadagni minuti e gamba per giocare di più).

Candreva 8: primo tempo eroico, si prende palla dalla difesa e sfida l’Inter solo contro tutti. In una situazione quasi ci riesce. Nella ripresa continua a correre, a muoversi a tutto campo e dare sfoggio di classe. Poi la fortuna gli regala un gol che potrebbe valere una stagione.

Piątek 5: resta 90 minuti per fare la boa davanti e dialogare con i compagni, non può bastare la pura presenza. Nel secondo tempo, col baricentro alto e un’altra punta accanto, si fa vedere un pochino in più ma è troppo poco.

All. Paulo Sousa 5,5: non è il pari che alza il voto ma il fatto che questa squadra continua ad avere enormi problemi fisici e tattici. Soltanto il suo tentativo di dare un’organizzazione può mettere a posto la barca, la squadra è ancora lontana dalla salvezza e per fortuna raccoglie punti che non meriterebbe.

Inter (3-5-2): Onana 5; Darmian 6,5, De Vrij 6,5, Acerbi 6,5; Dumfries 6,5, Barella 6,5 (65° Gagliardini 5,5), Asllani 6,5 (65° Brozovic 6), Mkhitaryan 7, Gosens 7 (dal 75° Dimarco 5); Lukaku 5 (dall’85° Dzeko s.v.), Correa 5,5 (65° Lautaro 5). All. Inzaghi 6

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