Ieri sera allo stadio Olembe di Yaoundé, il Senegal è entrato nella storia laureandosi per la prima volta campione d’Africa. Un traguardo che la generazione d’oro, quella che ottenne la prima partecipazione ai Mondiali in Corea del Sud e Giappone, aveva solo sfiorato, perdendo la finale contro il Camerun dell’ex granata Song nel 2002. Finale persa dal Senegal anche nell’edizione 2019 stavolta per mano dell’Algeria. I “Leoni della Teranga” hanno spezzato la maledizione battendo i pluricampioni dell’Egitto ai calci di rigore dopo estenuanti 120 minuti. A segnare il penalty decisivo è stato l’uomo simbolo del Senegal, Sadio Manè, attaccante del Liverpool che si era fatto parare un rigore al 7′ dall’ottimo portiere Gabaski. La coppa è stata alzata al cielo dal capitano Kalidou Koulibaly, pilastro della difesa del Napoli e del Senegal. Non è il solo “italiano” a fare festa: in squadra ci sono anche Keita Baldé del Cagliari, Ballo-Touré del Milan e Mbaye del Bologna. Chi, invece, è cresciuto in Italia ed ha iniziato la carriera nei campionati nostrani è Alfred Gomis, ex portiere della Salernitana tra gennaio e giugno 2017. A Salerno ha sfoderato ottime prestazioni riuscendo a mantenere inviolata la porta granata in 11 partite su 21. Oggi gioca nella Ligue 1 francese con la maglia del Rennes. In Camerun, Gomis non ha giocato, lasciando la difesa dei pali ad Édouard Mendy del Chelsea, eletto miglior portiere del torneo.
