Lucida pazzia. Un ossimoro: ecco di cosa sono affetti i tifosi della Salernitana. L’anno che è arrivato ci ha consegnato in dote una squadra senza mordente e quella grinta cui eravamo abituati, senza quella “salernitanità” che tante volte ci ha garantito rimonte incredibili. Ed allora siamo tutti lucidamente folli nel credere che questa squadra possa recitare un ruolo più che dignitoso nel torneo di A? Siamo davvero pazzi? La risposta è custodita gelosamente dal futuro cui andremo incontro, domenica dopo domenica. Intanto però una (risposta) bisogna pur darla quel plotone di disperati che continua a spargere veleni sulla società, il diesse, il tecnico e la squadra. Trattasi certo di persone alla canna del gas che per un motivo o l’altro non hanno altro scopo nella vita che denigrare il lavoro altrui, senza averne nè le competenze tecniche nè quelle grammaticali. Sono pochi e li conoscono bene i tifosi granata, ma possono fare danni.

Ecco perchè patron Iervolino, in compagnia dell’ad Milan, ha voluto tenere a rapporto la squadra e lo staff tecnico, per ribadire ancora una volta l’unicità della direzione da seguire e soprattutto che non bisogn prestare attenzione a chi semina zizzania, in memoria di vecchi dirigenti che da queste parti hanno lasciato solo fango e macerie.

Detto questo, abbiamo davanti 4 gare fondamentali per sapere chi siamo davvero. A parte il derby col Napoli e la sfida di Bergamo con l’Atalante, i match contro Torino e Lecce sono “teoricamente” alla portata della Salernitana dei tempi migliori, quella tutta cuore e grinta. Ecco che 4 gare – quelle che mancano alla fine del torneo di andata – rappresentano lo stargate dei granata, la porta attraverso la quale potremo giungere in quella parte di classifica che sogniamo oppure restare ancorati alle sabbie mobili della zona caldissima della graduatoria. Fare proclami è controproducente, sognare è lecito. E noi facciamo sempre sogni ad occhi aperti. Siamo a no malati di ossimori?

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