Hanno rispettato in pieno la tempistica prevista dalla loro agenda di appuntamenti e questo pomeriggio, presso uno dei contenitori industriali di Palermo, gli inviati del brand Usa del “food on demand” effettueranno la prima simulazione di investimento sul territorio italiano. La squadra di ispettori – giunta in Sicilia nel pomeriggio di ieri dopo lo sbarco a Fiumicino di martedì sera – valuterà le chance di investimento delle tre aree industriali di Palermo (Carini, Termini Imerese e Zir Brancaccio) che al momento hanno disponibilità in termini di cubature dismesse. A dire il vero i tre contenitori risultano carenti sotto molti aspetti, anche di natura logistica e per quanto riguarda i servizi essenziali alle imprese. Fatto sta che la simulazione verrà effettuata ugualmente, proprio per il bacino d’utenza che offre l’area di Palermo. Domani sera, infine, la partenza per Messina, seconda tappa del tour. Prima di lasciare la Sicilia, sarà valutata anche la città di Catania, per poi dirigersi in Puglia (Bari e Taranto) e in Campania (Salerno). Sempre domani verrà effettuato il primo approccio al mondo del calcio, con un sondaggio informale rispetto alla potenzialità in prospettiva del Palermo Calcio, oggi impelagato nella serie D dopo il fallimento della gestione Zamparini.
Il progetto di insediamento sul territorio italiano prevede una maxi piattaforma logistica che impiegherebbe oltre mille tra addetti, impiegati e indotto esterno. Legato a questo investimento, come anticipato da SalernitanaLive, il discorso del calcio e dell’ingresso in una società dotata di una piazza passionale e con numeri importanti, per un evidente scopo di promozione del proprio brand. Chiaro è che città come Palermo, Catania (dove già esiste un esperimento simile, grazie alla Etna Valley nel settore informatico) e Bari hanno bacini di utenza numericamente superiori in partenza. Ma la proposta finale d’acquisto – se ci sarà – fonderà la sua ratio su una valutazione complessiva. Dunque anche Salerno potrebbe sperare.