Trova conferma la notizia rilanciata ieri sera dalla nostra redazione: Morgan De Sanctis è a un passo dall’esonero. Già ridimensionato rispetto al recente passato come testimoniato dalla mancata convocazione alle riunioni tra società e staff tecnico che ci sono state in settimana, il ds attende soltanto la comunicazione ufficiale che dovrebbe arrivare durante la prossima sosta. La proprietà vorrebbe prima trovare il sostituto e poi provvedere al licenziamento di un dirigente che ha dato tanto alla causa la passata stagione contribuendo in modo determinante alla conquista della storica salvezza, ma che l’estate scorsa ha commesso errori a ripetizione certificati dalla partenza horror e da una classifica che imponeva decisioni drastiche anche prima.

De Sanctis, dunque, paga il mancato cambio di passo dopo l’esonero di Paulo Sousa. E’ troppo evidente che, al netto degli errori dei due allenatori, la rosa non sia adatta alla categoria e che manchino pedine d’esperienza nei ruoli chiave. Ma la società cerca anzitutto una figura carismatica, che possa entrare nello spogliatoio e trasmettere carica ed entusiasmo gestendo casi spinosi che tuttora agitano il lavoro di Inzaghi. In queste ore si stanno susseguendo una serie di voci, alcune delle quali ad ora prive di fondamento. I tifosi sognano il ritorno di Sabatini, ma il club ribadisce che “l’ipotesi non è presa in considerazione. C’è un casting tra 6-7 profili che riteniamo interessanti, ma non c’è accordo con nessuno”. 

Massara piace da tempo, Bigon è stato depennato a priori dopo il rifiuto di un anno e mezzo fa, Foggia è stato sondato ma non c’è niente di concreto e Faggiano nega di aver avuto contatti recenti con la Salernitana. Per ora non ci sarebbero state interlocuzioni nemmeno con Marino e Petrachi, proposto al presidente Iervolino dagli stessi collaboratori che hanno spinto per l’avvicendamento tecnico tra Sousa e Inzaghi. Lo ribadiamo: non dovrebbero esserci ribaltoni e comunicazioni imminenti, la sensazione è che qualcosa accadrà dopo Sassuolo a prescindere dal risultato che maturerà al Mapei Stadium. Quanto accaduto a gennaio con Nicola, tuttavia, ci impone a non scartare nemmeno l’ipotesi di un clamoroso dietrofront e di un tentativo di chiarimento tra le parti. De Sanctis attende notizie, Milan e Inzaghi (che si gioca tutto nelle prossime tre gare) hanno parlato di imminenti scelte drastiche. L’importante è fare in fretta, non c’è più tempo da perdere.

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