di Vanni Vignes

Mettetevi pure comodi. Lo spettacolo sta per iniziare. Basta sincronizzare gli orologi e fissare ora e data: 7 novembre 2021, ore 18. Stadio Olimpico di Roma. No, non sono effetti speciali di qualche nuovo regista a stelle e strisce. E’ molto semplicemente la valanga granata che ancora una volta invaderà e colorerà l’impianto dove è di scena la Salernitana. Nulla di nuovo all’ombra del Castello Arechi. Ci siamo abituati agli applausi dell’Italia pallonara, del resto siamo salernitani. E basta così. Al di là del risultato che gli atleti guidati da Colantuono conseguiranno sul campo, la vittoria dei tifosi salernitani è già in archivio 48 ore prima della gara.

Portare 5mila e passa salernitani nella capitale non è mestiere di tutti. Ma pochi lo capiscono davvero, pochi avvertono sulla pelle il brivido sottile della forza degli ultras Salerno. Gli altri – leggasi società, dirigenza, trust o come volete meglio chiamare l’ibrido che (mal)governa il cavalluccio dalla scorsa estate – sono sordi, ciechi e muti. Fanno finta di nulla, anzi rincarano i prezzi al botteghino (virtuale) arrivando a chiedere 50 euro per un biglietto di curva in occasione delle due gare casalinghe contro Juve e Inter, per poi far finta di venire incontro alle esigenze di tifosi e famiglie con i mini-abbonamenti.

Di risparmio ce n’è sarà ben poco, a conti fatti. Ma lo sappiamo, quando si tratta di prendere per la gola i tifosi salernitani con scuse banali riguardanti la necessità di fare cassa oppure che in serie A tutte le società impongono prezzi folli (cosa non vera, basta prendere i siti di molti sodalizi per rendersi conto delle agevolazioni per i supporters nelle gare casalinghe) lo si fa, senza pensare minimamente alla situazione economica contingente ed al peso che ha su una famiglia portare anche i bambini allo stadio.

Odio eterno al calcio moderno. Lo recita uno striscione che appare in quasi tutti gli stadi del mondo, lo dice chi davvero vuol bene ad uno sport che dovrebbe ritrovare il senso delle origini, partendo dalla passione della gente.

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