La storia la fanno i numeri, i fatti, gli uomini e i sogni. Il resto è aria fritta, e pure male. Accade a Salerno, l’ombelico del mondo per tanti, al centro del quale ruota una passione senza confini, limiti spazio temporali: la Salernitana. La campagna abbonamenti è scattata ieri mattina per i “fedelissimi”, ossia i possessori di Granata Card e del mini abbonamento “Fino alla fine”. C’era da capire il sentiment dei salernitani rispetto a questi 7 giorni di infuocate polemiche sui costi, le modalità e altro ancora. Una cosa va detta chiaramente: si poteva fare di più, si poteva avere più attenzione per le famiglie e i giovanissimi (magari per i bambini fino a 10 anni immaginare una tessera simbolica a 50 euro non sarebbe poi tutta questa perdita), per i disabili. Si può migliorare e siamo certi che questa società (giunta a Salerno 6 mesi orsono) saprà crescere e dare risposte concrete alla tifoseria anche da questo punto di vista. Ma siccome sono i numeri a decretare l’approvazione o meno da parte del popolo, in meno di 24 ore, sono stati staccati 2000 abbonamenti nei vari settori (ovvio che è il grosso è stato registrato in curva Sud). Sarebbe auspicabile ora mettere da parte le polemiche – che oggi non servono più a nulla, semmai avessero avuto valore in precedenza – e stare ancora una volta accanto alla Bersagliera, con un gesto d’amore (chi può) che è l’abbonamento.

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