di Giovanni Di Domenico

Ochoa 6: risponde presente sulle conclusioni di Leris e Zanoli, attento nelle uscite.

Daniliuc 6: il meno appariscente della retroguardia, dalle sue parti Leris ha poco spazio per sfondare.

Gyomber 7: “ringhia” su Jesè prima e Quagliarella poi. I due attaccanti non hanno margine di manovra. Attento e puntuale su ogni pallone.

Pirola 7: conferma la crescita delle ultime partite. Nella ripresa è autore di una serie di interventi provvidenziali.

Sambia 6: la presenza di Augello sulla sua corsia lo costringe spesso ad abbassarsi. La punizione della prima frazione meritava miglior sorte (dal 45′ Mazzocchi 5,5: deve ancora ritrovare la miglior condizione).

Coulibaly 6: in un centrocampo fisico come quello della Sampdoria inizialmente fa fatica ad emergere, nella prima frazione perde un paio di palloni sanguinosi che i blucerchiati non sfruttano. Cresce nella ripresa facendo sentire la sua presenza agli avversari.

Crngoj 5,5: inizia bene mettendo in campo tanta grinta, ma con il passare dei minuti va in difficoltà. Sousa decide di sostituirlo all’intervallo (dal 45′ Maggiore 5,5: in affanno. Affretta spesso la giocata buttando via diversi palloni).

Bradaric 6: in fase difensiva non commette grosse sbavature. Dopo la prima frazione un po’ in ombra, si propone con più frequenza nella ripresa, risultando tuttavia ancora troppo timido nella fase di spinta.

Candreva 6: non riesce ad incidere nella gara da ex. Nel primo tempo sciupa una buona occasione tardando la conclusione. Si sacrifica spesso per i compagni, uscendo stanchissimo nella ripresa (dal 74′ Bohinen 6,5: il suo ingresso regala ordine e geometrie. La speranza è di aver ritrovato il giocatore fondamentale della passata stagione).

Kastanos 6,5: Sousa decide di dargli nuovamente fiducia dopo la buona prestazione contro il Monza. Si mette in mostra servendo Candreva davanti alla porta e con un paio di giocate interessanti. Cala nella ripresa (dal 62′ Dia 5,5: non sfrutta la sua accelerazione nelle ripartenze).

Piatek 5,5: torna a Genova, la sua prima casa italiana. Spesso in ritardo sul pallone ed impreciso nell’ultimo passaggio. Anche oggi manca l’appuntamento con il gol.

Sousa 6,5: squadra che vince non si cambia. Il tecnico portoghese decide di confermare l’undici vittorioso contro il Monza. La squadra crea poco ma si difende bene, nonostante i padroni di casa cerchino di alzare il baricentro soprattutto nella ripresa. Nel complesso un buon punto su un campo ostico e al termine di una partita sporca e insidiosa. Quattro punti in due partite sono un buon bottino per arrivare alla trasferta di Milano consapevoli di potersi giocare le proprie chance.

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