In sala stampa è intervenuto il tecnico del Lecce Roberto D’Aversa:

7 punti in tre partite, è record…

“Dopo due risultati positivi contro Lazio e Fiorentina si poteva commettere l’errore di sottovalutare la Salernitana, ma in A non ci sono gare semplici. L’approccio era importante e siamo partiti forte, potevamo anche raddoppiare. Nella ripresa abbiamo smesso di giocare, ma ragionando sulla complessità della partita e sui numeri credo che il Lecce abbia vinto meritatamente. Loro prevalgono sul possesso palla, ma il successo non si discute”.

Quanto conta avere un dirigente come Corvino ad azzeccare la scelta Krstovic?

“Anzitutto voglio fare i complimenti anche a Piccoli che è entrato bene. Quanto al nostro centravanti, si vede abbia qualità e caratteristiche importanti. La società sul mercato ha lavorato bene”.

E’ d’accordo che il Lecce ha una rosa più completa rispetto alla passata stagione?

“Non mi piace fare paragoni con l’anno scorso. So che quest’anno abbiamo messo in rosa calciatori della Primavera che devono crescere, merito della società che investe nel settore giovanile. Credo che, in un campionato così equilibrato, bisogna avere un organico completo. Genoa e Cagliari sono neopromosse ma hanno lavorato bene. Proprio per questo abbiamo scelto di avere due calciatori per ogni ruolo. Già queste prime tre giornate fanno capire che la media salvezza si alzerà. Ma non farò mai paragoni col passato, sono due stagioni diverse e cambiano rose e avversari. Un anno fa c’è stata l’interruzione per i mondiali, due anni fa per il covid. Ogni campionato ha le sue difficoltà, vedo però un torneo competitivo”.

Mancano due rossi al Lecce?

“Se vogliamo ragionare in questo modo, devo dire che la Salernitana avrebbe dovuto chiudere in sette. Manca un giallo a Candreva, c’era ammonizione in avvio per Lovato che, dunque, probabilmente sarebbe stato espulso. Che poi Banda debba stare più attento è un altro discorso e ho parlato con il ragazzo”.

Questo buon inizio è una sua rivincita?

“Alleno da poco e non devo dimostrare assolutamente nulla. A Parma credo che abbiamo fatto cose importantissime, stessa cosa con la Sampdoria. Stare un anno e mezzo a casa non mi andava e sono contento di aver sposato il progetto Lecce, in una piazza passionale. Ho ricaricato le pile e sono contento di essere ripartito”.

Ci si può salvare giocando bene a calcio?

“Certo. Lo abbiamo visto anche oggi. Quando abbiamo messo in campo le nostre idee, abbiamo visto delle cose assolutamente positive dalle quali ripartire. Appena abbiamo abbassato il baricentro ci sono state delle difficoltà. Dico, però, che l’entusiasmo va benissimo ma non deve trasformarsi in presunzione. Siamo la rosa più giovane del campionato e se cambiamo modo di interpretare le partite rischiamo di vanificare questa buona partenza”.

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