Di Giovanni Di Domenico
Marco Mezzaroma non cerca alibi. Il co-patron granata, sulle colonne de Il Mattino, ha commentato la prestazione della squadra contro la SPAL, soffermandosi in particolar modo sul rigore sbagliato da Capitan Di Tacchio: “È vero, c’era un rigore lampante per noi nel recupero, ma bisogna essere obiettivi: uno ce l’avevano già dato ed è il terzo che sbagliamo. Non va bene. Su questo si deve lavorare, perché in un torneo difficile e con squadre sempre così chiuse, le occasioni che si hanno vanno sfruttate, siano esse in movimento o, a maggior ragione, dal dischetto. Gli errori arbitrali non devono essere un alibi, altrimenti non si avrebbe la mentalità di una squadra vincente. Castori lo capisco, subito dopo la partita è meglio far decantare queste situazioni. Quando c’è stato da puntualizzare qualcosa su sviste arbitrali non mi sono mai tirato indietro. Stavolta però dobbiamo guardare in casa nostra. Tirare un rigore non è semplice e chi lo calcia si assume una responsabilità. Non voglio colpevolizzare nessuno, ma parliamo di professionisti che si allenano per questo. I perdenti trovano scuse, i vincenti cercano le soluzioni. Noi dobbiamo risolvere questo problema che è tra le cose che ancora non funzionano. Quantomeno, occorre provare”.
Mezzaroma, inoltre, non si nasconde, parlando apertamente di promozione: “Gioco e mentalità sono migliorati. Proprio perché tante cose funzionano bene è un peccato sprecare certe occasioni. Mi confortano tanti elementi. I ragazzi si stanno impegnando tanto e li ringrazio: le prestazioni si vedono. Ogni gara va affrontata con lo spirito delle ultime partite, senza sottovalutare nessuno. A partire dalla Cremonese, che ha una signora rosa. Si deve continuare a ragionare da squadra che deve puntare a un determinato obiettivo. Le parole di Di Tacchio sull’obiettivo promozione sono emblematiche, mi fanno immensamente piacere, perché sgombrano il campo da qualche retropensiero strumentale che c’è stato in questi ultimi anni. Dirò di più: questa squadra meriterebbe la promozione perché è sempre concentrata, ha grande personalità, non lesina sforzi, lavora molto bene insieme allo staff. Sta a ognuno di noi fare il proprio compito per raggiungere i traguardi prefissati. Ne ho fatti di playout da vicepresidente di Lega B. Viviamo una nuova e piacevolissima sfida che mette alla prova tutti. Ora più che mai sono importanti dettagli e sfumature. Da come batti una rimessa laterale a come calci un rigore. La Salernitana vale i punti che ha? Ne avrebbe meritato anche qualcuno in più.”