di Giuseppe Barbato

Ochoa 6,5: totalmente incolpevole sul gol, nel corso del match tiene in piedi la barca con due parate importanti su Banda e Ramadani

Lovato 5,5: nel primo tempo soffre la mobilità di Banda e Gallo, nella ripresa cresce e si segnala per delle azioni di qualità

Pirola 6: due salvataggi nella ripresa tengono in piedi la squadra, nel primo tempo si incolla ad Almqvist e lo limita (80° Tchaouna s.v. Un paio di giocate interessanti a tabellino, va aspettato in altre circostanze)

Gyömbér 3: inutile addolcire la pillola con un voto leggermente più alto. Ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare

Cabral 6,5: non è il gol sbagliato che fa la sua partita. Schierato in una posizione non sua mette in seria difficoltà Gallo e si sacrifica in fase di non possesso. Nella ripresa, spostato più avanti, sa rendersi pericoloso e sfiora un gran gol

Lassana 4,5: solo negli ultimi minuti, nonostante la botta in testa subita da Kaba, riesce a essere presente le due fasi. Match disastroso (61° Martegani 5: è entrato in maniera troppo morbida, subendo gli avversari e la prepotenza fisica del Lecce)

Łęgowski 6,5: il migliore del primo tempo, l’unica azione del primo tempo nasce da un suo movimento senza palla che attira Baschirotto. Lotta su tutti i palloni ed è sempre tignoso sugli avversari. Conclude la partita con un giallo inevitabile su Strefezza (77° Bohinen 6: con Martegani a impostare può sganciarsi più avanti, mettendo in luce un Bohinen inedito per posizione e con passaggi pericolosi nell’ultimo terzo di campo)

Bradaric 5: un po’ molle sull’azione che ha portato al gol di Krstovic, in sofferenza su Gendray. Col pallone è quasi sempre passivo, limitato al compitino

Kastanos 4,5: l’assist a Candreva è l’unico lampo di una partita dov’è sempre distante dall’azione (61° Mazzocchi 5: ancora una volta troppo nervoso e poco lucido nelle scelte. Compensa un minimo con la prepotenza fisica ma non basta)

Candreva 6,5: vale quanto detto con Cabral, non è l’errore del primo tempo che descrive la sua partita. È il continuo lavoro di cerniera e raccordo, soprattutto nella ripresa quando ogni pallone nella metà campo avversaria diventa interessante quando passa da lui.

Botheim 6: se deve lottare nel gioco aereo da solo contro Pongracic e Baschirotto, se deve stare in totale solitudine è normale che non regga il colpo. Quando gli arriva sui piedi e ha del minimo supporto si rende molto utile (61° Ikwuenesi 5: un paio di spunti palla al piede e poco altro. Era lecito aspettarsi qualcosa in più, considerando la stanchezza dei centrali salentini)

All. Paulo Sousa 5,5: le scelte di Cabral sulla destra e Łęgowski in mezzo funzionano, uniche note positive del primo tempo. L’errore più pesante lo fa nella ripresa, cambiando Botheim e non rischiando le due punte. In questo modo Ikwuenesi resta isolato e la manovra offensiva trova respiro solo con l’ingresso di Bohinen che crea inserimenti. Sbagliato anche il cambio di Pirola, il più solido dei tre difensori

Lecce: Falcone 7, Gendray 7, Baschirotto 6, Pongracic 6,5, Gallo 6,5 (77° Dorgu 6), Ramadani 7, Kaba 5,5 (61° Blin 6), Rafia 6,5 (61° Gonzales 5), Almqvist 6, Banda 6,5 (71° Strefezza 7), Krstovic 7,5 (71° Piccoli 5). All. D’Aversa 7

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