Davide Nicola, allenatore della Salernitana, ha parlato in conferenza stampa dopo la gara persa 5-0 contro il Sassuolo. Queste le sue dichiarazioni:

Una giornata storta. Ma a parte oggi, undici gol subiti in 4 partite: si è rotto qualcosa?
“Io credo che questa sia la prima vera prestazione dove non siamo stati all’altezza in entrambe le fasi. Non abbiamo lavorato bene nei duelli ma anche di reparto, non arrivavamo con i tempi giusti. Abbiamo cambiato ma i cambi non hanno sortito gli effetti sperati. Questa non è una partita che vogliamo fare ovviamente ma abbiamo anche avuto 3-4 occasioni importanti per riaprirla. Qui però c’è tutto quello che ci serve, ci siamo costruiti la nostra fortuna con i nostri atteggiamenti, oggi non abbiamo fatto bene ed è giusto riconoscerlo e prenderci le critiche. Oggi non abbiamo giocato una partita, non abbiamo dimostrato la voglia di andare incontro alle difficoltà che stavamo attraversando ed è giusto che domani ci rimettiamo sotto ad allenarci”.

Il Sassuolo però è un avversario diverso dal Lecce. La Salernitana sembra che si sia consegnata all’avversario…
“Non credo sia stato un discorso legato alla confusione, ci siamo approcciati con poca determinazione ai duelli. Studiamo gli avversari, lo abbiamo spesso fatto ma oggi non l’abbiamo fatto per nulla. Se non è stato fatto è perché dobbiamo allenarci meglio e lavoreremo per quello, ma non si può mettere in discussione tutto quello fatto sin qui. Il modo di giocare che abbiamo ci ha permesso di raggiungere determinati obiettivi. Non mi è piaciuto l’atteggiamento di reazione alle difficoltà, abbiamo visto gli altri giocare, colpirci in maniera abbastanza semplice e dobbiamo lavorare, fare delle analisi lucide, spietate ed equilibrate”.

Oggi tanti errori tecnici anche…
“Se perdi 5-0 non solo non hai giocato, non abbiamo giocato da squadra nelle due fasi. Bonazzoli ha sempre giocato, oggi è entrato. Io mi aspetto molto da tutti, da me e dai giocatori. Siamo consapevoli di non aver fatto una partita adeguata e non c’è nulla di più semplice quando tu non fai una cosa perché dai sempre la sensazione di essere credibile: giusti i complimenti quando le cose vanno bene, giusto essere criticati quando le cose non vanno bene”.

C’è troppa euforia?
“Non mi rimangio quello che dico. Il nostro obiettivo è chiaro, poi è ovvio che vedendo certe partite che abbiamo fatto uno possa pensare che possiamo valere di più. Le partite, compresa quella di oggi, danno la dimensione di difficoltà del campionato. È anche importante sperimentare queste emozioni che danno fastidio, ti deludono perché hai anche 4mila persone a vederti e non sei riuscito a renderli felici. Tu devi essere lucido e pensare di aver giocato male, non hai giocato bene, devi essere lucido anche in questo. Noi abbiamo costruito le fortune della Salernitana con gli atteggiamenti e le idee di gioco che oggi non hai messo. L’autocritica è: signori, da domani, siccome si lavora, cerchiamo di migliorare”.

Che autocritica fa di se stesso?
“Sono sempre responsabile ma oggi non siamo riusciti a fare la gara che volevamo, io non vado a distruggere qualcosa ma vado a costruire per cercare di lavorare”.

Qual è l’obiettivo?
“Noi dobbiamo costruire il nostro obiettivo gara dopo gara, che è la salvezza in questa categoria, arrivandoci il prima possibile, chiaramente se giochi come oggi il prima possibile non è semplice”

C’è stata un po’ di confusione oggi anche in campo, è diverso perdere 2-0 dal 5-0?
“Per me no, perché per me conta la mentalità. Io credo di trasmettere ai miei giocatori quello che penso io. Quello che dà fastidio è che dopo un gol preso hai quella reazione giusta, io controllo questo, oggi non abbiamo avuto la forza nervosa per farlo ma non distruggo tutto. Noi lavoriamo sempre ma se non sono venute le cose che volevamo devi lavorare di più”.

C’è stanchezza dal punto di vista fisico?
“Ci sono dei protocolli da cui è possibile sfuggire. Noi oggi abbiamo corso a vuoto e male, non abbiamo avuto la determinazione nel vincere i contrasti, non eravamo tignosi”.

Come valuta il debutto dell’arbitro donna Ferrieri Caputi?
“Io credo che verrà ricordata la giornata perché è un esordio in Serie A di un arbitro che ha fatto la gavetta e che non ha la rappresentanza in percentuale, come ad oggi. Io non mi sono accorto di chi fosse l’arbitro perché ero impegnato a guardare quello che non stavamo facendo in campo. Credo abbia fatto la sua partita, noi potevamo fare meglio la nostra”.

C’è qualcosa che l’arbitro ha fatto particolarmente bene, qualcosa che resta? E poi: la rincorsa dell’anno scorso può aver spento il furore?
“Dopo la rincorsa dell’anno scorso abbiamo fatto altre 7 partite dove abbiamo prodotto dei risultati che l’anno scorso non erano stati fatti e anche un modo di stare in campo più audace. Per analizzare una situazione non hai tutto chiaro, devi scoprire, analizzare. Noi abbiamo sbagliato partita, non abbiamo messo il giusto furore agonistico. Non mi sento un giudice nei confronti dell’arbitro, quello è un affare di chi controlla l’arbitro”.

C’era il rigore?
“Non l’ho ancora visto, valuterò e mi farò un’idea”.

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