di Giovanni Di Domenico

Sepe 6: attento su Maehle a metà ripresa. L’unico intervento della gara da segnalare, incolpevole sul diagonale di Pasalic.

Gyomber 7,5: da quando si è ripreso la titolarità la Salernitana ha acquisito maggiore solidità difensiva. Non sbaglia una lettura ed è spesso provvidenziale in numerose circostanze.

Fazio 6,5: il gol di Genova l’ha rivitalizzato. Fornisce maggiore sicurezza al reparto arretrato, contenendo Zapata senza particolari grattacapi. Si perde Pasalic sul gol del pareggio, l’unica sbavatura della partita che costa caro ai granata.

Ruggeri 6: Nicola lo lancia titolare contro la squadra con cui è cresciuto. Boga è un cliente scomodo e spesso si fa saltare ingenuamente, come nel primo tempo quando Demiral gli scappa via. Sostituito nella ripresa per un problema fisico, l’ennesimo di una stagione sfortunata (67′ Gagliolo 6: buon impatto).

Mazzocchi 6,5: si rende pericoloso quando attiva il turbo sulla fascia. Corre ininterrottamente senza risparmiarsi mai. Esce per crampi (85′ Dragusin sv).

Ederson 7,5: inizia con il freno a mano tirato, poi si accende e si inserisce per la zampata vincente che vale l’1-0. Prova di grande personalità, una spina nel fianco per gli avversari. (85′ Kastanos sv).

Bohinen 8: il norvegese continua ad impressionare. Detta i tempi, smista palloni e risolve situazioni velenose con la tranquillità di un veterano. Nel finale Musso gli nega la gioia del gol.

L. Coulibaly 7,5: muscoli e sostanza. Onnipresente in mezzo al campo e grintoso su tutti i palloni. Imprescindibile per la mediana granata.

Zortea 6: partita dai due volti per l’altro ex dell’incontro. Primo tempo in affanno, cresce nella ripresa mostrandosi più propositivo.

Verdi 6,5: seconda partita consecutiva dal 1′, nonostante il problema muscolare rimediato contro la Fiorentina. Partita di grande sacrificio, lotta e si spende per i compagni. Emblematica una chiusura intorno al 60′ al limite dell’area granata. (85′ Mousset sv: torna in campo dopo un lungo infortunio).

Djuric 7: contribuisce al gioco alla solita maniera. Sua la sponda per Ederson in occasione del vantaggio. Fa salire la squadra prendendosi numerosi falli. Cala nel secondo tempo, complice anche la stanchezza (78′ Bonazzoli 5,5: entra con la voglia di spaccare il mondo, ma fa reparto da solo e non riesce ad incidere).

Nicola 7: dà fiducia dal 1′ a Verdi e Ruggeri, venendo in parte ripagato. Schiera in campo una squadra sfrontata e senza timore reverenziale, che dimostra di avere carattere anche in un campo ostico come quello di Bergamo. Condizionato anche dai numerosi acciaccati, nel finale opera tre sostituzioni in una botta sola e subisce la beffa allo scadere. Un pizzico di rammarico per una vittoria che sarebbe stata tutt’altro che immeritata.

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