Punizione troppo pesante per la Salernitana, che gioca alla pari con l’Inter nel primo tempo, resta in partita fino alla rete annullata di Legowski e poi crolla, devastata da Lautaro Martinez, autore del poker decisivo.
Il tecnico nerazzurro conferma Sommer tra i pali e fa rifiatare Darmian e Bastoni, con De Vrij e Pavard ai lati di Acerbi; a centrocampo Calhanoglu davanti alla difesa, supportato da Barella e Klaasen, per la prima da titolare. Esterni Dumfries e Carlos Augusto, tandem offensivo con Sanchez e Thuram. Panchina inziale dunque anche per Dimaro, Mkhitaryan e soprattutto Lautaro Martinez. Sousa risponde lanciando Dia dal primo minuto supportato da Cabral e Martegani; Kastanos si accomoda sull’out di destra, mentre a sinistra agirà Bradaric. In mediana Legowski e Bohinen, a protezione di Gyomber, Lovato e Daniliuc. Tra i pali ovviamente Ochoa. Panchina iniziale per Mazzocchi e Pirola.
Primo tempo scoppiettante all’Arechi che inizia con un forcing intenso da parte dell’Inter nel primo quarto d’ora: Ochoa al quinto minuto è già chiamato al miracolo, con un colpo di reni su colpo di testa ravvicinato di Thuram. Poi è Gyomber show, che praticamente chiude tutto quello che passa nell’area di rigore granata. La Salernitana esce pian piano fuori dalla propria metà campo e prova a rendersi pericolosa, affidandosi soprattutto alla qualità di Martegani e Cabral, bravi a fraseggiare e provare ad innescare Kastanos o Dia, come intorno alla mezzora quando il cipriota prima calcia alto, con deviazione, e poi al lato, mettendo i brividi a Sommer. L’Inter prova a riprendere in mano le redini del gioco e si rende pericolosa in un paio di discese con i due esterni, Carlos Augusto da un lato e Dumfries dall’altro, ma i loro suggerimenti non vengono accolti dagli avanti nerazzurri. Gyomber è un muro e vince tutti i contrasti con Thuram, oltre a chiudere su qualsiasi azione di gioco passi dalle sue parti. Cabral poco prima dell’intervallo ha una buona occasione, ma sceglie la potenza e non inquadra lo specchio da buona posizione.
Il secondo tempo riprende senza cambi e con una Salernitana aggressiva e volenterosa, che va subito alla conclusione prima Kastanos e poi con Legowski. Le cose non cambiano in casa nerazzura, con gli uomini di Paulo Sousa bravi nella circolazione della palla: Inzaghi opta per un triplo cambio, inserendo tra gli altri Lautaro Martinez. Ed è proprio il Toro che all’ora di gioco da una sterzata al match: contropiede dell”Inter con Thuram che prende il tempo e va via, scodella al centro tagliando fuori Lovato, incerto nel movimento, e trova Martinez, bravo con un tocco sotto a saltare Ochoa. La Salernitana reagisce subito e trova il pari al 66′ con Legowski, bravo prima a sdradicare un pallone avversario e poi chiudere il triangolo con Martegani, ma la sua posizione è irregolare e il VAR lo annulla. Finisce qui la partita della Salernitana che poi cade sotto i colpi di Lautaro Martinez che segna altri tre gol in dieci minuti: al 77′ quando Dumfries ruba palla a Bradaric e serve Lautaro, triangolo con Barella e conclusione di potenza che piega le mani a Ochoa, al 84′ su rigore conquistato da Thuram e all’88 quando riceve da Carlos Augusto dopo una bella apertura di Mkytharian.
IL TABELLINO
Salernitana (3-5-2):Ochoa; Daniliuc (85′ Pirola), Gyomber, Lovato; Kastanos, Bohinen (78′ Maggiore), Legowski, Martegani (70′ Mazzocchi), Bradaric; Cabral (78′ Stewart), Dia (85′ Tchaouna). A disposizione: Fiorillo, Costil, Sambia, Botheim, Fazio, Stewart, Maggiore, Bronn, Tchaouna, Sfait, Pirola. Allenatore: Paulo Sousa.
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Acerbi; Dumfries, Klaasen (54′ Mkhitaryan), Calhanoglu (54′ Asllani), Barella (84′ Agoume), Carlos Augusto; Thuram, Sanchez (54′ Lautaro Martinez). A disposizione: Di Gennaro, Audero, Lautaro Martinez, Asllani, Mkhitaryan, Bisseck, Dimarco, Darmian, Agoume, Sarr, Stankovic, Bastoni. Allenatore: Simone Inzaghi.
Ammoniti: 24′ Calhanoglu (I), 59′ Cabral (S), 68′ Gyomber (S)
Rete: 62′ Martinez (I), 77′ Martinez (I), 84′ Martinez (I), 88′ Martinez (I)