di Vanni Vignes
L’attesa sta per finire. Alle 14 Salernitana e Monza incroceranno i tacchetti per una sfida che sa di finalissima. Uno scontro diretto tra due realtà vogliose di arrivare in massima serie senza passare per la lotteria dei playoff. Mentre però sulla sponda lombarda c’è una squadra “schiaccia sassi” che fino ad oggi ha polverizzato poco più che le briciole – nonostante abbia una rosa incredibile per qualità tecnica – sulla sponda granata esiste un gruppo granitico che ha fatto della determinazione e della cazzimma le sue armi vincenti. Ora è il momento di guardarsi allo specchio e capire se davvero quel secondo posto non è una chimera da tifoso innamorato.
L’amore – per altro – questa squadra lo sente addosso. E’ l’amore della gente di Salerno che supera le restrizioni della pandemia e di sicuro arriva a toccare le corde più intime dei calciatori. Nonostante quella curva sia silente, in realtà ribolle di cori e passione. Lo fa a distanza, lo fa indossando la mascherina ma la città tutta è pronta ad esplodere di gioia.
Oggi è una di quelle partite che resterà per sempre nei ricordi dei tifosi. O con un piede in serie A (in caso di vittoria) oppure con i denti aggrappati ai playoff (in caso di altro risultato). Vincere varrebbe doppio, 6 anzichè 3 punti. Perchè guadagnati contro una diretta concorrente – insieme al Lecce – per il secondo gradino della classifica di B, dietro la capolista Empoli.
E’ l’ora del coraggio, di quel Macte Animo impresso nel cuore della gente e nella storia di questa squadra, che nonostante le offese e il mancato rispetto in vari momenti di questi 102 anni di vita, ha saputo sempre e comunque trascinare il suo popolo. Ora basta, che parli il campo!