di Giovanni Di Domenico

Davide Nicola sa di non poter sbagliare. La gara di domani contro il Torino sarà fondamentale per continuare a credere nel miracolo salvezza. Vincere è l’unica opzione possibile per sperare e affrontare al meglio il filotto di partite ravvicinate che attende la Salernitana: “Dobbiamo fare il massimo per ottenere il massimo” – le parole di Nicola nella conferenza stampa pre match – “Durante la sosta abbiamo fatto un lavoro importante. Non esistono scorciatoie, bisogna produrre il massimo per vincere. La fase difensiva non è cambiata molto, ma il resto si. I numeri dell’attacco sono molto diversi, ma ciò che è cambiato maggiormente è la mentalità della squadra. Le partite si vincono quando si raggiunge un equilibrio tra le due fasi. Abbiamo lavorato molto sulla produzione di gioco e sul coraggio da mettere in campo. L’equilibrio non è ancora stato raggiunto, ma questa squadra ha ottenuto di meno rispetto a quanto ha fatto vedere in campo. Il lavoro deve essere globale, non ci si allena solo su una fase. Lavorare bene su certi concetti di gioco porta al definitivo miglioramento. In queste ultime partite abbiamo dimostrato competitività e coraggio. L’allenamento sulla spiaggia è stata una cosa voluta, abbiamo lavorato molto sulla forza. Complessivamente siamo più omogenei, sono molto soddisfatto del processo di miglioramento della squadra. La gara contro il Torino servirà a confermare quello che penso”.

Il trainer granata ritroverà il suo recente passato. Oltre all’esperienza da allenatore della passata stagione, conclusa con una miracolosa salvezza, da giocatore Nicola ha indossato la maglia dei granata nel Nord nell’annata 2005/06: “Il Torino è una squadra tosta, dovremo farci trovare pronti e reattivi. Ha un palleggio efficace e lavora molto sugli inserimenti dei centrocampisti, ha la capacità di conquistare costantemente la profondità. Segue costantemente ad uomo, al di là della posizione di campo in cui ti trovi. E’ una squadra molto aggressiva che fa del pressing uno dei suoi punti di forza.  Stimo molto Juric, sta facendo un ottimo lavoro.   Domani sarà una delle partite più toste che affronteremo”.

Nicola ha fatto anche il punto sull’infermeria e sulle condizioni dei singoli: “Nessuno dei convocati ha problemi, tutti sono in grado di giocare. Ci aspettano partite importanti e i risultati saranno determinanti. Non parlo di percentuali, a noi non serve questo discorso, dobbiamo assumere la consapevolezza che ogni partita da qui alla fine sarà decisiva. Kastanos non ci sarà, ha avuto dei sintomi influenzali importanti, ma fortunatamente non è risultato positivo al Covid. Anche Mousset non sarà a disposizione per un infortunio. Ribery sta bene, non è ancora al top ma è migliorato notevolmente”.

Sulla possibile formazione: “Radovanovic per intelligenza tattica può giocare in tutti i ruoli, sicuramente domani giocheranno lui, Gyomber, Fazio, Ederson e Djuric. La Salernitana ha un centrocampo di qualità, in queste settimane ho potuto osservare meglio anche Bohinen. Ha delle qualità tecniche e fisiche molto importanti, è intelligente nelle letture di gioco e si sta adattando bene al campionato italiano. Non è escluso possa avere una chance già domani”.

“Vincere genera entusiasmo, ovviamente dipendiamo anche dagli altri. Stamattina con Don Roberto (il cappellano della squadra, nda) abbiamo fatto un ragionamento molto interessante: tutto assume un senso solo attraverso la fatica che riusciamo a misurare per raggiungere determinati obiettivi. E’ una persona piacevole, che ha idee interessanti e serve a tutto il contesto. Con i ragazzi cerco di costruire ciò che serve sul campo. Ce la stanno mettendo tutta, lotteremo fino alla fine. Spero di fare un bel regalo di compleanno al Presidente Iervolino con una vittoria”.

Dall’arrivo di Nicola, sono stati diversi i giocatori che non hanno trovato più spazio: “Strandberg è fuori lista, non credo che ci saranno degli stravolgimenti. Mi concentro sui giocatori messi a disposizione dalla società. Di Tacchio è un ragazzo fantastico e un giocatore che apprezzo molto, ma da quando sono arrivato sto portando avanti delle scelte che ritengo corrette. E’ sempre tra i convocati ed è un giocatore importante per la squadra, così come Jaroszynski. Vergani ha fatto molto bene in Nazionale, mi piace molto come giocatore, contiamo su di lui. Tutti devono farsi trovare pronti in qualsiasi circostanza”.

“Non bisogna essere schiavi della pressione” – ha concluso Nicola – “Possiamo controllare solo quelle che vogliamo imporci noi stessi, ma spesso le altre possono non essere salutari. Quando si è animati dall’entusiasmo, si riesce a fare tutto con grande passione. Una squadra diventa forte quando ha un’organizzazione di gioco precisa e quando riesce a limitare bene gli avversari. Per vincere non si può aspettare l’avversario, ma bisogna produrre gioco e cercare di fare gol”.

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