di Giuseppe Barbato

L’Arechi lo scorso anno era stato lo scenario del peggior Milan di Stefano Pioli. La squadra poi campione non aveva solo pareggiato ma aveva giocato male con una prestazione opaca di tutti i suoi interpreti migliori: la peggior partita in rosso-nero di Maignan, Giroud con le polveri bagnate, Leao nullo se non per una grande rovesciata, Tonali e Bennacer intimiditi dalla coppia Ederson-Lassana. Il Milan che si ripresenta a Salerno, quasi un anno dopo, da un lato ha la certezza psicologica dello scudetto; dall’altro deve fare i conti con le tante assenze.

Una pausa deludente

Due sconfitte pesanti, contro Liverpool e PSV, non sono due amichevoli sbagliate: sono il segno di una squadra ancora incompleta nel suo percorso di crescita. Tra mondiale e infortuni mancano Maignan, Theo, Giroud e Leao. I quattro sono gli uomini chiave del Milan: da loro arrivano le certezze della squadra in tutte le zone del campo. L’assenza del francese, fermo da settembre, resta un problema irrisolto. Finora ha giocato Tatarusanu ma il rumeno è apparso incerto, come già nella scorsa stagione. Contro il PSV ha giocato Mirante, terzo portiere comprato in emergenza, ma la prestazione offerta è stata pessima.

In generale mancano dei ricambi all’altezza dei titolari, lo dimostra la situazione dell’attacco rosso-nero. Al centro dell’attacco non può contare su Origi, oggetto misterioso del mercato estivo, e spostare De Kaetelare è apparsa solo una suggestione. Il belga non trova ancora la collocazione nello scacchiere ma lo si continua ad aspettare, così come Adli che è apparso ancora acerbo. A Eindhoven si è rivisto Rebic, alterno come suo solito. In difesa Dest è stato provato a sinistra, con pessimi risultati, e a destra il recupero di Calabria è una notizia importante.

Chi ci sarà?

In attesa di ritrovare Ibrahimovic, lo svedese continua ad allenarsi per raggiungere la forma giusta, Pioli deve pescare dal mazzo le carte che ha già. Nelle scorse settimane si è parlato di un possibile arrivo dal mercato per la porta, con Sportiello e Cragno favoriti, ma al momento si rimane così. Riguardo i tre rientri dal mondiale non è chiaro se ci sarà, quello più probabile è Theo considerando la pessima prestazione di Dest in Olanda. Le certezze sono gli assi centrali: Tomori-Kalulu in difesa, Tonali-Bennacer in mezzo. L’attacco resta un rebus.

Come affrontare questo Milan? I rosso-neri, in alcuni momenti della scorsa stagione, hanno premuto sull’acceleratore senza lasciare scampo. Difesa altissima, ferocia in fase di riaggressione e recupero palla. La Salernitana dovrà rispondere con le stesse armi: aggressività e pazienza, magari partendo da un blocco più basso. Le assenze di Candreva e Mazzocchi condizionano l’eventuale utilizzo di un 4-4-2, in fase posizionale, per cercare più duelli 1 vs. 1. Decisiva la gestione dei ritmi: non farsi assorbire da quelli avversari e spingere quando serve, anche lasciando qualcosina in fase in possesso e costruzione da dietro. Lo ha dimostrato proprio il PSV di Van Nistelrooy: abile nel rubare palla a metà campo e innescare transizioni veloci contro un Milan che ha coperto male l’ampiezza di campo.

P.S. Gli infortuni a Rebic e Ballo-Touré complicano i piani di Stefano Pioli che potrebbe imporre degli straordinari a Giroud e Theo per non rimanere scoperto sulla sinistra e in attacco.

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