Di Vincenzo Senatore

Doveva essere goleada, a sentire quel che hanno detto e scritto in settimana da Napoli, e invece gli azzurri hanno vinto grazie a un gol in mischia e nel finale sono stati tutti lì dietro a difendere il risultato. Ai punti la Salernitana avrebbe meritato il pareggio ma il calcio è questo. Prendiamo quello che di buono dice il derby: i granata sono una squadra finalmente consapevole dei propri mezzi e, una volta recuperati i titolari infortunati, potranno concorrere davvero ad armi pari con tutti per la salvezza. Che poi se le alternative sono gente come lo Schiavone della partita col Napoli il discorso cambia. In positivo. Dal secondo tempo della partita con l’Empoli la Salernitana ha cambiato equilibri e atteggiamento. Entrare in campo ad inizio secondo tempo con il Napoli capolista e tenere alto il baricentro prendendo il comando del gioco è un segnale di coraggio e di maturità tecnico tattica che, adesso, deve sfociare in qualche risultato positivo in più. La prestazione contro gli azzurri è comunque uno schiaffo in faccia, l’ennesimo, a quanti hanno parlato a sproposito di squadraccia e di sicura goleada del Napoli. Incompetenti travestiti da giornalisti. Qualche parola la merita anche il pubblico: meraviglioso. Uno spettacolo di tifo, presenze, colore che ha impressionato tutti gli osservatori e che conferma questa come una grande piazza. Non inferiore a nessuna delle big del cosiddetto calcio che conta. Peccato per l’assenza dei tifosi del Napoli, fatto salvo qualche turista in crisi di identità in gita all’Arechi dalla provincia nord, perché sugli spalti i tifosi granata la loro partita l’avrebbero stravinta. 

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