Palloni “restituiti” al mittente: lasciateci sognare ancora!

Jovanotti canterebbe “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”. E ne avrebbe tutte le ragioni. Salerno e la Salernitana si prendono la propria rivincita contro il passato recente e restituiscono al mittente 3 dei tanti palloni che qualcuno diceva di aver portato in via Allende. Ora i palloni li abbiamo rimessi al posto giusto, ossia nella porta della Lazio, ed abbiamo saldato – diciamo così – il nostro debito vantato da chi non ha mai avuto vero rispetto verso la maglia granata. Gli eroi dell’Olimpico, guidati da Davide Nicola (chissà oggi cosa potranno invocare i suoi detrattori, nda), compiono un’impresa epica e annichiliscono una Lazio che aveva fatto della difesa la sua arma migliore nelle ultime 6 giornate. Tre punti d’oro quelli conquistati questa sera in casa della Lazio, tre punti che lanciano i granata nelle zone “belle” della classifica. Noi restiamo con i piedi per terra, logico. Ma allo stesso tempo lasciateci sognare ancora, lasciate che lo stop ed il pallonetto di Candreva a fil di traversa, che il fendente di Fazio e il guizzo di Dia diventino iconografia di un successo senza la presenza del proprio popolo. La Salernitana ha sconfitto non solo la Lazio, non solo il “sarrismo” ed il proprio passato, ma anche un sistema di gestione dell’ordine pubblico che fa acqua da tutte le parti. Aver negato la trasferta ai tifosi della Salernitana è la dichiarazione di resa delle forze dell’ordine davanti ad un evento sportivo come ce ne sono innumerevoli in giro per l’Italia e l’Europa. Chissà come sarebbe stato fantastico rientrare a Salerno con la vittoria di questa sera, con l’autostrada Roma-Napoli trasformata in un “carnevale di Rio” in movimento. Fa niente, festeggiamo qui a Salerno e renderemo onore agli eroi dell’Olimpico già sabato prossimo, quando all’Arechi arriverà la Cremonese, altra sfida fondamentale nella costruzione della salvezza. Lasciateci sognare, lasciate che questa vittoria diventi il manifesto permanente di una Salernitana sfrontata che vuole essere finalmente grande.