Dopo due settimane tra rinvii e polemiche, finalmente si torna in campo. La Salernitana vuole restare in corsa per la promozione diretta, ma di fronte ci sarà l’ambizioso Monza che proverà a rientrare in corsa. Sarà l’undicesimo confronto (dodicesimo se si considera anche la Salernitana Calcio) tra le due formazioni giocato a Salerno. Trasferta amara per il Monza, vincitore solo nel lontano 1956 e battuto in sei occasioni dai granata. Quattro i pareggi, compreso l’1-1 della Salernitana Calcio nel 2005-06.
Salernitana guastafeste
Nel match di andata di questa stagione, la Salernitana di Castori è uscita sconfitta dall’U-Power Stadium. Il 3-0, in cui Balotelli ha messo la prima e unica firma in maglia rossa, è costato il primato solitario alla Salernitana, raggiunta in vetta a pari punti dall’Empoli. In altre occasioni, invece, sono stati i granata a rovinare i piani della formazione brianzola. Come nel 1952-53, quando la Salernitana, vincendo tra le mura amiche grazie ad una rete di Cori, ha complicato i piani promozione del Monza. Discorso simile nel pirotecnico 3-3 in Lombardia del 1955-56: il pari non ha cambiato la disastrosa classifica della Salernitana, malinconicamente ultima e destinata alla retrocessione in C, ma ha fermato, invece, la rincorsa del Monza verso la promozione. Nella stagione precedente, il Vestuti si è rivelato tabù per il tecnico Carlo Alberto Quario. Alla prima giornata di campionato, Quario sedeva sulla panchina del Cagliari, battuto per 2-1 dalla Salernitana nell’impianto di via Nizza. Esonerato dai sardi, viene assunto dal Monza che qualche mese più tardi è ospitato dalla Salernitana. Il match del Vestuti, caratterizzato da un forte vento che alzava una polvere accecante, vede protagonisti i granata Amicarelli e Ghersetich, con quest’ultimo autore dei due gol decisivi messi a segno al 79’ e all’88’.
E’ qui la festA
Nel 1997-98 la Salernitana di Delio Rossi è la dominatrice assoluta del campionato cadetto. I granata, stabilmente al comando, iniziano la seconda parte di stagione dopo la sosta natalizia con la trasferta di Monza del 4 gennaio. I brianzoli sono invischiati nelle retrovie e lottano per la salvezza, così i tifosi locali chiedono aiuto alla Befana con un simpatico striscione: <<Cara Befana facci battere la Salernitana>>. Vengono accontentati a metà. I granata, dopo il vantaggio di Giovanni Tedesco, vengono raggiunti al 60’ dal pareggio di Roberts. Al ritorno all’Arechi la Salernitana non concede sconti. Due settimane dopo lo 0-0 casalingo col Venezia che ha regalato la matematica promozione in Serie A, la corazzata granata annichilisce il Monza. Due gol di Di Vaio, uno dei quali con un pallonetto in acrobazia, e le reti di Giacomo Tedesco e Greco fissano il punteggio sul 4-1 e riaccendono la festa dei tifosi granata.
Nel segno di Ago e del Siberiano
Salernitana-Monza del 2010-11 è giocata nel ricordo di Carmine Rinaldi. Pochi giorni prima del match, la Curva Sud è intitolata alla memoria del celebre “Siberiano” con l’apposizione di una targa in sua memoria. La Salernitana giunge alla partita col Monza da prima della classe, ma sono in arrivo punti di penalizzazione per inadempienze. I ragazzi di Breda non si demoralizzano e battono per 2-0 la formazione brianzola allungando in classifica. Nel 2013-14 Salernitana e Monza si giocano la doppia finale di Coppa Italia di Lega Pro. Allo stadio Brianteo è un gol nel recupero di Ricci a rompere l’equilibrio in favore della Salernitana. Per il ritorno all’Arechi, la Salernitana decide di scendere in campo indossando una maglia celebrativa dedicata ad Agostino Di Bartolomei, nel ventennale della sua morte. La partita si mette in salita per i granata, che subiscono il vantaggio ospite di De Cenco al 57’. I ragazzi di Gregucci non demordono e provano in tutti i modi di segnare. Il gol arriva finalmente all’87’: Volpe si avventa su un pallone vagante al limite dell’area brianzola e di sinistro insacca il gol dell’1-1. Il pareggio premia la Salernitana e al triplice fischio esplode la festa, mentre capitan Montervino alza al cielo la Coppa Italia di Lega Pro, dedicandola all’indimenticato Ago.