Gino Esposito

In punta di piedi. Senza clamore, nè rumori mediatici. Luigi Esposito – per tutti Gino – se n’è andato così. In una Salerno ancora silente per l’epidemia in atto, ancora riecheggia il suo proverbiale sorriso. La comunità perde uno dei suoi figli illustri, che con la sua arte e passione per il teatro ha fatto sognare e divertire generazioni di salernitani. Regista, attore, poliedrico e pieno di iniziative, Gino Esposito ha attraverso 50 anni di carriera artistica sempre con il sorriso. Nonostante tutto. Il mio ricordo personale va all’ormai lontano 2004, quando andavo a casa sua a “disturbare”. In quel periodo, io e l’amico e collega Antonio Esposito stavamo preparando l’esame di Stato come giornalisti professionisti. Ricordo il suo timido affacciarsi – di tanto in tanto – in quella camera dove ripetevamo ostinatamente concetti e date. Oggi Salerno è più triste senza la sua verve. E lo è ancor di più perchè non potrà rendergli il dovuto omaggio e l’ultimo saluto, costretta ancora alla “reclusione sociale” per l’epidemia Covid-19. Ci sarà tempo, di certo, per farlo e per tributare a Gino Esposito il dovuto ringraziamento per quanto fatto per tutta la città. Ai suoi figli Antonio, Arturo e Andrea, alla moglie Annamaria, ai suoi splendidi nipoti ed a tutta la sua famiglia (perdonerete se non ricordo tutti) va il cordoglio e l’abbraccio sincero mio personale e di tutta la redazione giornalistica di SalernitanaLive.

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