Queste le dichiarazioni del tecnico del Frosinone Eusebio Di Francesco dopo il pareggio per 1-1 contro la Salernitana:
Si aspettava un impatto così positivo da parte della squadra e questa partita è servita per capire quali saranno le scelte dolorose in chiave mercato?
“Ho fatto i complimenti ai ragazzi per prestazione e atteggiamento. Volevo mettessero in campo ciò che abbiamo provato in questi giorni, il gol è un’azione bellissima. Per mezz’ora ho visto coraggio, abbiamo creato grandi difficoltà alla Salernitana. Non possiamo essere al top perchè abbiamo fatto due allenamenti al giorno per una settimana, vedere questa prova mi dà fiducia. Quanto al mercato, il direttore sa che dobbiamo intervenire in tanti reparti. Le coppie sono essenziali per essere competitivi in A. Ma in questo momento sono orgoglioso di chi ho a disposizione”.
Cosa le è piaciuto di più?
“Parto da Cuni. Deve essere più determinato quando arriva sotto porta, ma è un calciatore che pressa alto ed è proprio quello di cui avevamo bisogno. Sono veramente soddisfatto dell’impatto che ha avuto, non dimenticherei da dove è arrivato. Ha potenzialità e tornerà utilissimo. Parlando in generale, però, ho visto spunti tecnico-tattici interessanti. Forse potevamo muovere meglio palla all’inizio, qualche lancio lungo ha favorito la fisicità della Salernitana. Ma a livello tattico abbiamo riprodotto quanto fatto in allenamento. Quando ci abbassiamo, però, sbagliamo qualche movimento in fase difensiva. Ma quando vedo il desiderio di aggredire l’avversario mi sento soddisfatto. Dobbiamo scendere in campo con gioia e spensieratezza, in serie A come in amichevole. Secondo me in alcuni momenti ci siamo divertiti, il gioco collettivo deve prevalere su quello individuale”.
Cosa si aspetta da Angelozzi?
“Di mercato non voglio parlare e mi affido alle sapienti mani del direttore sportivo che conosco da tempo. E’normale che servono altri elementi per creare le coppie. Oggi avevo difficoltà a fare cambi per le caratteristiche di chi avevo in panchina”.
Cosa invece non le è piaciuto?
“C’è sempre da migliorare, ma per assimilare un sistema di gioco ci vuole tempo. Noi non abbiamo uno scheletro di partenza perchè tanti sono nuovi e tanti sono andati via e c’è un allenatore che porta le sue idee. Oggi ho visto cose buone e sul taccuino ho segnato cose che mi hanno entusiasmato meno ma è l’atteggiamento che fa la differenza. L’errore tecnico-tattico si può correggere, la mentalità invece va costruita da subito”.
Su cosa lavorerà da qui all’esordio in campionato?
“Dobbiamo avere una mentalità coerente e riconoscibile. E’ il discorso che facevamo prima. Uscire dalla pressione avversaria deve essere una caratteristica. Quando arriveranno giocatori nuovi dovrò ripartire da zero su alcuni concetti, ma la base c’è e la stiamo costruendo giorno dopo giorno”.
Un parere sulla Salernitana?
“Hanno qualche giocatore in più rispetto all’anno scorso, ma sono in fase di costruzione e c’erano assenze importanti. L’allenatore conosce già la squadra ed è un vantaggio. Ma questi test, pur indicativi, lasciano il tempo che trovano. E’ presto per giudicare”.