Di Vanni Vignes
Missione compiuta, e adesso sotto con i play-off. E no, non siamo impazziti, nè facciamo della matematica una visione personale. Il ragionamento che ci sentiamo di proporvi è semplice ma al momento, crediamo sia l’unico da prendere in considerazione. La Salernitana venerdì, nell’ultima gara della stagione regolare, contro lo Spezia ha a propria disposizione il matchball per qualificarsi ai play-off. Serve una vittoria, chiariamo il campo da ogni equivoco, ma proprio questa condizione unica ed imprescindibile, potrebbe rivelarsi un vantaggio per Di Tacchio e compagni. I play-off sono partite da dentro o fuori, soprattutto il turno preliminare che i granata dovrebbero poi affrontare. Gara secca, con supplementari ma senza rigori, quindi da vincere proprio come quella contro lo Spezia. Ed arrivare alla post season con la mentalità già rodata, pronta alle gare ad eliminazione diretta, potrebbe essere un piccolo vantaggio da sfruttare. La testa, la concentrazione, la paura, in questa fase del campionato influiscono molto più che nel resto della stagione e riuscire a superare l’ostacolo ligure sarebbe un gran passo in avanti verso la Serie A. Un altro piccolo vantaggio potrebbe arrivare dal fatto che gli ospiti arriveranno a Salerno con qualche assenza pesante e soprattutto già certi di non dover disputare il turno preliminare poiché in vantaggio negli scontri diretti con il Cittadella. Difficile quindi ipotizzare che Italiano possa rischiare di incappare in qualche ulteriore problema fisico per qualcuno dei suoi o in qualche squalifica. Più attendibile invece la possibilità che decida di dare spazio a chi ha giocato meno senza neanche forzare più di tanto. A questo punto della stagione chi può, deve centellinare e recuperare forze e uomini. Tornando alla gara di ieri, Ventura ha rivoluzionato l’undici di partenza, perchè, ha spiegato poi in conferenza stampa, giocare 2 gare a distanza così ravvicinata non è nelle possibilità di molti dei suoi calciatori. Fuori quindi gran parte dell’undici schierato a Crotone e dentro molti che fin qui avevano giocato poco. La scelta si è rivelata azzeccata. I granata sono stati padroni del campo per gran parte dei 90 minuti di gioco ed hanno dato l’impressione di poterla vincere in qualsiasi momento. Dominare in casa della quarta forza del campionato, così come già fatto a Crotone e Benevento, è sinonimo di forza, è la consacrazione di un gruppo che ha valori e qualità. Sia chiaro, tutto è rapportato al livello basso di questa Serie B. La Salernitana ha i suoi limiti, i suoi difetti, le sue mancanze così come però le hanno tutte. E questo ci fa pensare sempre di più, come diciamo da tempo, che al tavolo dei play-off i granata avranno carte da giocare. L’ultimo aspetto emerso ieri è un altro dei mantra che accompagnano le nostre considerazioni: questa squadra, nonostante i numerosi cambi, ha dimostrato ancora una volta che disposta con il 3/5/2 diventa veramente forte. Occupazione del campo, distanze, movimenti senza palla, accompagnati ovviamente da tanta disponibilità al sacrificio da parte dei giocatori, la rendono difficile da domare, per chiunque. E’ vero che i numeri nel calcio hanno una valenza relativa, in questo caso però, sarà per attitudini fisiche o solo per una predisposizione diversa dei calciatori, la squadra di Ventura quando schierata con questo modulo ha disputato le sue migliori partite, chiunque siano stati gli interpreti in campo. La partita di venerdì si avvicina e lo stesso adesso deve fare la gente di Salerno con la sua squadra. Bisogna stargli vicini in tutti i modi possibili. Per la strada, sui social ovunque le restrizioni lo permettano. Bisogna far capire ai calciatori che non sono soli, che la loro gente li sostiene e li accompagna. Salerno deve tornare ad essere Salerno. Forza Salernitana, sempre.