Il presidente della Figc Gabriele Gravina, a margine del Consiglio Federale andato in scena oggi pomeriggio, si è intrattenuto con i rappresentanti degli organi d’informazione, spaziando su diversi argomenti.

RIAPERTURA STADI – «Riteniamo non soddisfacente il limite del 50% perché inapplicabile, il nostro distanziamento sociale non permette di occupare un seggiolino si e uno. Abbiamo chiesto al Governo di valutare la possibilità dell’occupazione a scacchiera».

GREEN PASS – «Deve considerare tutti: non solo i tifosi anche i calciatori. La nostra proposta è in linea con quanto prevede il Governo italiano. Il nostro protocollo ad esempio è più severo e la Federazione valuterà nell’agevolare la campagna vaccinale e in seguito se sarà il caso di adottare provvedimenti di obbligatorietà al vaccino per i tesserati. Dire che chi non ha il vaccino non potrà svolgere una determinata attività credo sia giusto da valutare».

FUSIONE – «Serie A a 18 o 20 squadre? Parlare di numeri non mi affascina. La riforma prevede non solo un cambio di format. Parliamo di una vera e propria rivoluzione con un impatto a livello di sostenibilità e stabilità del sistema. Tre livelli di professionismo non più sostenibili. Ho proposto una fusione tra la Serie B e la Serie C dal 2024-25 per condizioni di sostenibilità migliori».

AIUTI – «Dispiace che al calcio italiano, che riflessi tanto importanti ha sul Paese, non venga riconosciuta la sua dignità dallo Stato, non tanto per i ristori, quanto per le difficoltà nel consentire la ripresa da una delle crisi più profonde dalla sua costituzione».

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