Di Vincenzo Senatore

Brevi riflessioni sui numeri. La Salernitana è al quarto risultato utile consecutivo, un evento probabilmente mai accaduto nelle precedenti esperienze in Serie A. Rovescio della medaglia: nell’ultimo mese pur avendo giocato 3 volte in casa i granata non sono mai riusciti a vincere. Il più delle volte, però, per colpa degli episodi più che per propri demeriti. E ancora: la Salernitana in versione instant team gioca meglio e segna di più ma continua, purtroppo, a subire almeno un gol a partita. Il che, per le squadre che ambiscono alla salvezza nel massimo campionato, è molto penalizzante. Dovessimo azzardare una previsione potremmo dire che la Salernitana è in una sorta di limbo: basta una scintilla per svoltare e cominciare a macinare vittorie. Oppure un altro paio di battute d’arresto inattese per imboccare la direzione del baratro. È la realtà e a nulla serve nasconderla o addolcirla. Riflessioni tecniche: questa è una squadra nuova che sta facendo molto più delle sue possibilità, considerato che per mettere insieme un gruppo, peraltro con un allenatore nuovo, non bastano pochi giorni e forse neanche poche settimane. Di sicuro la partita col Bologna, se rapportata a quella col Milan, ha detto che Djuric è più produttivo con una punta al suo fianco e che – per fare un altro esempio – i granata non sono in grado di difendere bassi ma devono cercare di farlo un po’ di metri più avanti. Facile a dirsi, complicatissimo da applicare. In ogni caso ora più che mai l’ambiente gioca un ruolo fondamentale: bisogna sostenere questo gruppo senza se e senza ma. L’esperienza vissuta un anno fa ci insegna che tutto si decide nell’ultimo mese di campionato. Quindi coraggio, non molliamo. 

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