di Giuseppe Barbato

Flavius Daniliuc, romeno d’origine e austriaco di passaporto, presenza fissa delle nazionali giovanili, un passato nel Bayern Monaco, è l’ultimo nome del mercato granata. I suoi ventuno anni e la grande fisicità lo rendono un difensore prestante e potenzialmente pronto per inserirsi nel calcio intenso di Davide Nicola. Ma come si presenta dal punto di vista tecnico e tattico? Partiamo dal Nizza, quindi dal club di provenienza, e dalle ultime due stagioni: analizzando i dati si nota un cambiamento importante da un anno all’altro, in tutti gli aspetti del gioco. Il primo esempio lo abbiamo dalla cosiddetta ‘heatmap’ che identifica le posizioni di campo occupate dai calciatori.

Heatmap della stagione 2020-2021
Heatmap della stagione 2021-2022

Mettendole a confronto si nota come due anni Daniliuc abbia stazionato solo nella sua zona di campo, quindi il centro destra, giostrandosi sia da terzino sia da centrale senza però superare molto la metà campo. Lo scorso anno è cambiato il suo raggio d’azione si è spostato lungo tutta la zona difensiva, per esempio nel match contro il Brest dello scorso gennaio è stato schierato per 90° da terzino sinistro della linea a 4 rischiando poco in fase di possesso e segnalandosi per recuperi e intercetti. Daniliuc è prevalentemente destro ma sapendosi difendere anche col piede debole è in grado di adattarsi e occupare più posizioni di campo. Ciò sarà molto importante in situazioni d’emergenza, possibili per via di infortuni e squalifiche. Il primo lavoro che dovrà fare sarà posizionale per riprendere l’abitudine alla difesa a tre, dove ha giocato solo nella stagione 2020-2021 con Adrian Ursea in panchina che lo ha schierato sia da braccetto destro sia da centrale. Nella scorsa stagione si è alternato nelle varie posizioni della difesa a quattro.

Lo scorso anno è stato utile anche per migliorare le prestazioni difensive, sia nella quantità sia nella qualità. Nonostante sia un difensore di fisicità tende poco a contrastare corpo a corpo ma lavora più sull’intercetto del pallone (71 nell’ultimo campionato) e sul portare pressione agli avversari, 236 di cui 95 nel 1/3 centrale di campo. L’evoluzione della scorsa stagione lo ha portato a giocare più avanti e quindi tentando alcune sortite difensive. Un dato su cui deve migliorare è quello dei dribbling: negli ultimi anni, quando attaccato in questa modalità, ha vinto solo il 55% delle volte.

Dal punto di vista offensivo si distingue poco: un solo gol nelle ultime due stagioni (di testa su palla ferma contro il Rennes nel campionato 2020-2021) e pochi tiri tentati. Anche su quest’aspetto dovrà migliorare, considerati i centimetri a disposizione. Già più utile in fase di costruzione dove sia sul breve sia sul medio ha percentuali di passaggio rassicuranti, sopra il 90%. La sua abilità sul medio potrà essere molto importante per dare sbocchi alla manovra, sia in verticale sia in orizzontale, così da poter superare linee di pressione altrui e gabbie difensive. Sul lungo le percentuali si abbassano ma c’è da segnalare un dato: il progresso registrato negli ultimi due anni, con un’evoluzione di lanci riusciti dal 69% all’80%, con un numero ridotto di passaggi effettuati. Segno comunque di un lavoro più sulla qualità che sulla quantità. Dato importante per una Salernitana che nei 180° ha faticato a finalizzare le buone percentuali di possesso.

I dati sul passaggio di Daniliuc. Fonte: fbref.com

In conclusione si può parlare di un difensore di prospettiva che deve ancora combinare il buon potenziale a disposizione, tecnico e fisico, per diventare un giocatore completo e competitivo a livello europeo. Nella Salernitana che verrà potrà dare alternative a prescindere del modulo ed essere parte integrante delle rotazioni.

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