Accade nel 2022. Accade che da qualche media televisivo, probabilmente seguito solo in alcune aree interne dello Stivale, si alzino dal “buio di qualche coscienza poco attenta” appelli disperati a fare “giustizia” per delle gare “dubbie” che avrebbe disputato la Salernitana e che avrebbe vinto in modo “irregolare”. Un tentativo – questo – maldestro e in malafede, che cela con molta probabilità “indicazioni esterne” e “suggerimenti” a colpire la nuova proprietà della squadra granata. Diciamocela tutta, è stata sprecata un’occasione per restare zitti. Al contrario, si è provato a infangare una città, una società ed una squadra che – a detta di tutti, compresi anche i media nazionali mai teneri in precedenza – sta provando a gettare il cuore oltre l’orizzonte per agguantare un sogno che resta al momento quasi impossibile.
Ci piace ricordare a noi stessi che quando si hanno prove certe di ciò che si afferma, basta contattare le forze dell’ordine o fare direttamente un esposto alla magistratura. Se si è certi che alcune gare siano state “comprate o vendute” basta rivolgersi agli organi competenti e mostrare – ovviamente – le prove tangibili delle proprie affermazioni. In caso contrario, è solo un agitarsi inutile e scomposto, che denota scorrettezza intellettuale e – come detto sopra – malafede. Non occorre prestare ascolto a tali insinuazioni e nemmeno ricordare a questi media “a bassa frequenza” che altre realtà calcistiche in Italia – nel corso degli anni ’70 e ’80 in particolare – beneficiarono di potentati politici che ne garantivano risultati e salvezze a dir poco “miracolose”.
Avanti a testa bassa Salernitana. Non ti curar di loro, ma guarda e passa. Testa a Bergamo innanzitutto, con le energie mentali e fisiche di cui si dispone, senza sprecare tempo in polemiche del tutto inutili. Sarà la storia sportiva a “cancellare” definitivamente alcuni personaggi improbabili dalla nostra visuale. E comunque, ad onor di cronaca, basta semplicemente ricordare che al 96′ arriva sempre l’uomo nero!