La Salernitana ritrova la vittoria battendo 3-0 il Monza dell’ex Palladino all’Arechi. Sul campo si è assistito ad una bella partita, equilibrata nel primo tempo e interamente granata nel secondo. Partita dai due volti anche sugli spalti, dove sono stati 14.947 gli spettatori presenti.

Nel prepartita in Curva Sud è stato affisso lo striscione, rivolto verso gli spalti e non verso il campo, “Meno apparenza, più appartenenza. Posiamo il cellulare… iniziamo a cantare!”. Un appello rivolto a coloro che allo stadio preferiscono scattare selfie e apparire “tifosi” piuttosto che seguire la partita e incitare la squadra. L’ingresso del Monza per il riscaldamento è stato accolto dai fischi del pubblico, come spesso accade per tutte le squadre avversarie che arrivano a Salerno, ma a fare effetto è stata l’accoglienza rivolta alla Salernitana. Pochi applausi e un piccolo accenno di incitamento da parte della Curva Sud. Il warm up è andato via con la consueta colonna sonora dell’impianto audio dell’Arechi, quasi mai interrotta dagli ultras, se non per qualche sporadico coro.

Con il fischio d’inizio dell’incontro è sceso in campo, finalmente, anche il pubblico dell’Arechi. Infatti, la Curva Sud ha iniziato a sostenere e incitare la squadra raccogliendo l’invito di Paulo Sousa. L’incitamento del pubblico ha fatto la differenza, soprattutto nella ripresa, quando la Salernitana si è presa i tre punti grazie ai gol di Coulibaly, Kastanos e Candreva. La vittoria ha regalato un senso di liberazione e gioia con squadra e pubblico a festeggiare insieme dopo ogni rete. Al triplice fischio, i ragazzi di Paulo Sousa si sono raccolti ancora una volta in cerchio prima di ricevere i meritati applausi della propria gente. L’auspicio è che possa essere l’inizio di una ritrovata unione tra tifoseria e squadra, vera arma in più dell’impresa della passata stagione.

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