Oggi il mondo del calcio ha perso uno dei suoi migliori interpreti: Diego Armando Maradona. Considerato da moltissimi come il miglior calciatore di tutti i tempi, in continua contrapposizione con Pelè, Maradona ha incantato gli stadi con il suo talento cristallino, fuori dal comune. Dopo gli esordi in patria con la maglia dell’Argentinos Juniors, Maradona sbarca in Europa al Barcellona nel 1982, da campione d’Argentina con il Boca Juniors. L’avventura in maglia blaugrana è costellata da diversi infortuni, tra cui una frattura alla caviglia causatagli dal difensore basco dell’Athletic Bilbao, Andoni Goikoetxea. Nel 1984 Maradona viene acquistato per 13 miliardi di lire dal Napoli. Il pubblico partenopeo gli riserva un’accoglienza mozzafiato. Sono circa 80.000 le persone che riempiono lo stadio San Paolo in occasione della presentazione ufficiale del fuoriclasse argentino, il quale ricambia l’affetto con qualche palleggio e qualche tiro in porta.
All’alba della stagione 1985-86, il cammino del Napoli e di Maradona incrociano quello della Salernitana, nonostante due categorie di differenza. L’occasione di un nuovo derby campano si presenta nel girone preliminare di Coppa Italia. Il match è in programma il 1 settembre allo stadio Vestuti, ma visto che all’epoca i rapporti tra le due tifoserie erano ancora buoni, la sede viene invertita per permettere a molti più tifosi di assistervi. Al San Paolo, davanti a circa 50.000 spettatori, Napoli e Salernitana danno vita ad un bel derby molto combattuto. L’attenzione è tutta per Maradona, il quale è subito protagonista con alcuni dribbling tra le maglie granata. È proprio una punizione magistrale del numero 10 azzurro a sbloccare il risultato al 5’. La Salernitana reagisce e al 25’ pareggia grazie ad un rigore di Billia. Tempo dieci minuti ed il Napoli torna avanti con un penalty di Maradona. Le due formazioni si affrontano ad armi pari, ma a fare la differenza è tanto per cambiare il fuoriclasse argentino. Con il suo dribbling, Maradona supera con facilità i difensori granata creando diverse palle gol. Da un suo passaggio in profondità nasce il terzo gol azzurro siglato dal… granata Manzo che manda la palla nella propria porta nel tentativo di anticipare un avversario. Nel finale una punizione da posizione defilata di Maradona è salvata in angolo dal portiere granata Mair. Il 3-1 finale non basta al Napoli per raggiungere la qualificazione ed i partenopei escono dalla Coppa Italia insieme ai cugini salernitani.
Nonostante la sconfitta, i tifosi granata ricordano ancora con orgoglio quel derby in cui la Salernitana ha saputo tener testa al quel numero 10 argentino che pochi mesi più tardi trascinerà la propria nazionale alla conquista della Coppa del Mondo 1986, in cui segnerà i celebri gol all’Inghilterra battezzati come “la mano de Dios” e il “gol del secolo”. Il legame tra Maradona e Salerno passa anche per Salvatore Carmando, figlio di Angelo, storico massaggiatore della Salernitana negli anni Quaranta, voluto dal “Pibe de Oro” nello staff medico della nazionale argentina sia ai Mondiali del 1986 sia in quelli del 1994. Con i suoi gol e le sue prodezze, tra cui una punizione “divina” segnata alla Juventus, Maradona ha regalato due storici scudetti e una Coppa UEFA al Napoli, oltre ad una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
Appese le scarpette al chiodo in seguito ad una squalifica per doping, Maradona ha tentato senza grande successo la carriera di allenatore. Ha guidato l’Argentina ai Mondiali 2010 arrivando ai quarti di finale, eliminato dalla Germania. In seguito si è seduto sulle panchine dell’Al-Wasl di Dubai, del Fujairah (sempre negli Emirati Arabi Uniti) e del Dorados de Sinaloa in Messico. Dall’estate 2019, Maradona era tornato in patria alla guida del Gimnasia La Plata, club con cui stava partecipando alla Copa de la Liga Profesional. Oggi si è spento a causa di un arresto cardiaco nella propria casa di Buenos Aires, dopo che ad inizio novembre era stato operato alla testa. AD10S Diego.
Di seguito il tabellino del derby tra Salernitana e Napoli del 1985-86, tratto dal libro “Salernitana – La Storia” di Giuseppe Fasano:
Napoli, 1-9-1985, Stadio San Paolo.
NAPOLI-SALERNITANA 3-1
NAPOLI: Garella, Bruscolotti (68’ Marino), Carannante, Bagni, Filardi (68’ Ferrara), Renica, Baiano (65’ Caffarelli), Pecci, Giordano, Maradona, Celestini. All. Bianchi.
SALERNITANA: Mair, Billia, Manzo, Pincio (75’ Leccese), De Nadai, Gaito (46’ Meluso), Belluzzi, Conforto, Perrotta (75’ Fabrizi), Lombardi, Tappi. All. Ghio.
Arbitro: Magni di Bergamo.
Reti: 5’ Maradona, 25’ rig. Billia, 35’ rig. Maradona, 77’ aut. Manzo.
Note: gara giocata a campo invertito.