di Giuseppe Barbato

Cosa ci faceva uno striscione granata oggi nella curva dello stadio Penzo? Chi ha potuto guardare Venezia-Cagliari, in TV o sugli spalti, non ha fatto a meno di notarlo, sparso tra i colori arancio-nero-verdi. Lo striscione e il suo contenuto, “Gratitudine salernitana”, nascondono una storia di amicizia e sfottò.

Oggi pomeriggio Venezia e Cagliari sono tornate ad affrontarsi al Penzo, prima volta dopo quel 22 maggio che decise il destino della Salernitana. Partita che ha scatenato un moto di gratitudine nei confronti dei tifosi lagunari, verso i quali da qualche tempo vige un rapporto di amicizia. Finora si era manifestato solo sui social e oggi qualcuno lo ha voluto rendere palese. Nasce da un’idea di due tifosi: sono Gianfranco Avallone e suo figlio.

I due sono partiti ieri sera, in treno, da Salerno direzione Venezia e stamani stati accolti dalla Brigata Lagunare. Un cicchetto in compagnia, come stile veneziano, nella sede del club e poi in cammino lungo calle e campielli fino all’isola di Sant’Elena. I due hanno assistito alla partita in curva e stasera riprenderanno il treno direzione Salerno, per essere presenti all’Arechi domani per Salernitana-Monza. La loro iniziativa è stata resa possibile grazie al CCSC, nelle persone di Riccardo Santoro e Massimo Falci, e al Vichingo che hanno fatto da tramite con i tifosi veneziani.

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