Caso Cerci. Non è solo il calciomercato a preoccupare l’allenatore della Salernitana Gianpiero Ventura. Tiene banco, ancora una volta, il caso Alessio Cerci, “messo nell’angolo” dalla stessa società granata dopo che il suo acquisto in estate aveva fatto sperare i tifosi. Non basta il nome, è evidente. Ma nella fattispecie di Cerci occorre andare più in fondo per capire che tipo di meccanismo si sia rotto. Nel corso della conferenza stampa di ieri mattina (trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della società) il tecnico ligure si era così espresso: “Cerci sta lavorando e anche tanto, Alessio è arrivato a Salerno per tornare a fare il calciatore di un certo livello, di certo non di bassa Serie B, e per farlo c’era bisogno che si mettesse in discussione. Vedo che ggi l’ha fatto, insieme a ritrovare la migliore condizione fisica e mentale. Ripeto che sta lavorando, non è convocato per la gara di domani perchè lavora la mattina e il pomeriggio con un’intensità che credo non abbia mai avuto: ancora una settimana o due e sapremo se avremo Cerci o non ce l’avremo”.

Cerci, da lusso per la B a grande incognita

I tifosi della Salernitana sperano di non dover subire la stessa (o quasi) trafila fatta per i vari Foggia, Rosina, Di Gennaro. Tutti big player, tutti calciatori da massima serie che giunti a Salerno (per un motivo o un altro), hanno deluso le aspettative. La pazienza degli ultras Salerno ha un limite, del resto come quella dello stesso Ventura.

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