Finalmente Bradaric. Dopo alcuni spezzoni di partita ricchi di errori, sabato pomeriggio l’esterno granata ha avuto un ottimo impatto sul match ed è riuscito a fornire un contributo valido ed incisivo. Del resto stiamo parlando di un giocatore con un curriculum di tutto rispetto e che certo non poteva essere quello “ammirato” in precedenza. A questo punto la Salernitana potrebbe aver trovato in casa quell’esterno sinistro che tanto è mancato, al punto che Nicola ha adattato – con ottimi risultati, va detto – Pasquale Mazzocchi. Ma poter giocare con Mazzocchi e Candreva sul medesimo lato è una forte tentazione, e così si potrebbe sfruttare la sosta lunga anche per lavorare su un altro spartito tattico. Un 4-4-2 o 4-3-1-2 che permetta di schierarsi con tanti calciatori di qualità in mediana e di avanzare Vilhena, un pesce fuor d’acqua sia da mezz’ala e sia da regista ma apparentemente più incisivo quando può agire a ridosso dell’area di rigore avversaria. Così facendo, però, si dovrebbero tener fuori tanti dei difensori centrali a disposizione, ragion per cui è facile prevedere che il 3-5-2 resterà il modulo base per tutta la stagione. Ma lavorare a qualche alternativa non può fare certo male ad una squadra che ha ancora ampi margini di miglioramento.

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