“Il calcio italiano si avvia ad attuare, entro settembre e ottobre, riforme che rivoluzioneranno tutto. E’ arrivato il momento di portare avanti la politica della trasparenza, basta con situazioni ambigue e con spese che sono spropositate. Ogni società deve essere riconoscibile e si devono tutelare gli investimenti di chi ha voglia di portare avanti un percorso ambizioso ma deve avere diritti pari ai doveri. Anche sul mercato dobbiamo renderci conto che ci sono altri campionati decisamente più appetibili e ambiziosi, pensate che la Premier League introita 10 miliardi di sterline di diritti televisivi”. Queste le parole di Francesco Fimmanò intercettato a Rivisondoli dalla nostra redazione. Inevitabile una battuta sul futuro della Salernitana: “Mi piacerebbe che restassero tutti quei calciatori che nelle ultime 12 giornate ci hanno fatto divertire e che hanno dato spettacolo. Con Paulo Sousa in panchina avremmo potuto vincere davvero tutte le partite. Qualcuno è già andato via, ma questo va nell’ottica di un miglioramento della rosa che avverrà nei tempi giusti e senza farsi prendere per la gola perchè la base di partenza è totalmente diversa da quella dell’anno scorso. E poi mi sembra che un campione come Dia arrivò ad agosto inoltrato. Sarà fatto ciò che si deve fare, a mio avviso molto poco dal punto di vista numerico. Fidiamoci del direttore sportivo De Sanctis, un astro nascente del calcio italiano in questo ruolo che a Salerno sta ricoprendo nel migliore dei modi”.