di Giuseppe Barbato

Ochoa 7: già attentissimo su Izzo nei primi minuti, la parata su Gagliardini è semplicemente straordinaria

Pasalidis 4: errori di posizione e lettura in serie, tutto questo nonostante il Monza dal suo lato non crei pericoli seri. Appena ha creato densità in quella zona di campo il disastro si è compiuto

Manolas 5,5: si segnala per alcuni duelli vinti su Djuric ma è ancora decisamente arrugginito (61° Boateng 4: ridicolizzato da Milan Djuric. Almeno Manolas aveva provato a mettere il fisico e non rendergli facili le giocate, il tedesco non è entrato in campo)

Pellegrino 4,5: anche oggi è sembrato insicuro e incerto sulle cose da fare, lungo la partita non legge bene gli scambi di posizione tra Birindelli e Valentin Carboni

Zanoli 5,5: in attacco buoni spunti, anche perché ha più passo rispetto ad Andrea Carboni. In difesa qualche dubbio nelle situazioni in cui è chiamato in causa

Basic 5,5: partita ordinata anche oggi e forse sta qui il suo limite, serviva qualcosa in più del compitino. Rischia tantissimo quando viene ammonito, fallo al limite del rosso (73° Dia 5,5: qualche tocco nei cinque minuti in cui la partita ha avuto un senso, poi scompare con i compagni)

Coulibaly 6: non è brillante però tiene bene il campo e tenta un paio di sgasate delle sue. La sua partita sembra meno brillante perché il suo standard è molto alto

Bradaric 4,5: perde il duello con Birindelli e ha una responsabilità sul gol di Pessina, non bastano un paio di situazioni interessanti in attacco

Kastanos 5,5: pochi spunti dai suoi piedi, le giocate migliori dal solito asse con Candreva ma sono troppo poche (73° Łęgowski 4,5: doveva dare dinamismo e muscoli a un centrocampo in difficoltà, proprio questo tipo di assenza è fatale sul primo gol)

Candreva 6: come al solito cerca la palla ovunque sia possibile e accompagna le fasi di aggressione alta, prendendo in carico le azioni d’attacco (87° Simy s.v.)

Weissman 6: l’impegno c’è sempre. Sgomita, prova a far salire la squadra e pressare. In area si vede poco ma non ha responsabilità (61° Tchaouna 5,5: al netto delle due parate di Di Gregorio pesa il troppo egoismo. La scelta di schierarlo centravanti è comunque interessante tatticamente)

All. Liverani 6,5: non è questione di retorica o di discorsi sull’impegno e probabilmente lo sa anche lui, sebbene non voglia dirlo esplicitamente. La Salernitana non ha le forze per giocarsela con le sue idee. Conta di costruire con le ripartenze, aggredendo alto finché ha gamba e più basso quando il possesso del Monza aumenta i giri del motore. Non è una brutta idea, più di questo non poteva fare

MONZA (4-2-3-1): Di Gregorio 7; Birindelli 7, Izzo 6, Pablo Marí 6 (67° Caldirola 6,5), A. Carboni 5,5; Gagliardini 7,5, Pessina 6,5; Colpani 5 (46° Bondo 7), V. Carboni 5,5 (83° Akpa-Akpro s.v.), Dany Mota 5 (67° Maldini 6,5); Djuric 6,5. All. Palladino 6,5

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