In queste ore, il tamtam mediatico è concentrato sull’inizio del ritiro dei granata a Sarnano, agli ordini di mister Fabrizio Castori (ancora legato al Trapani calcio fino al 31 agosto, ma puntualmente in campo a dirigere gli allenamenti) e su una campagna acquisti che stenta a decollare. Siamo ormai a 4 settimane dall’inizio del torneo di B 2020-21 e mentre le altre continuano a sfornare acquisti ed a costruire squadre con il chiaro obiettivo della promozione in massima serie, Salerno si accontenta di vedere in ritiro un nutrito gruppo di ragazzi primavera, una folta schiera di prestiti della Lazio (chissà con quale spirito agonistico) e tanti punti interrogativi. In tutto ciò, due calciatori granata hanno dato il loro addio alla Salernitana. Si tratta di Alessio Cerci e Thomas Heurtaux, giunti in granata accompagnati dalle fanfare tipiche degli acquisti epici e finiti mestamente nel dimenticatoio generale. Anche loro, fra 100 anni, faranno parte della gloriosa storia della Salernitana, ma saranno solo dei figuranti e non attori protagonisti. In compenso Cerci ed Heurtaux rappresentano il fallimento di una campagna acquisti che era incentrata unicamente a richiamare qualche centinaio di tifosi in più allo stadio e vendere qualche maglietta numero 7. Tutto qui. Quando si vuole parlare di progetto sportivo serio, occorrerebbe prima di tutto tenere presente ciò che è stato. E i due calciatori sopra menzionati non sono altro che gli ultimi di una lunga lista di acquisti sbagliati o comunque non adatti, mettiamola così. Di chi è la colpa? Ovviamente dei tifosi che con la loro pressione smisurata hanno impedito a tanti validi atleti di esprimersi al meglio e magari – dulcis in fundo – anche di qualche giornalista gufo, che vede nero al di là del granata. Che ne dite?

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