La rete – sul fronte granata ovviamente – in queste ore si sta divertendo a mettere a confronto i diversi top-player che sono giunti a Salerno dal 2011 ad oggi. E non è assolutamente difficile individuare un comune denominatore per tutti: l’assoluta (o quasi) mancanza di risultati concreti. Peccato perchè con quei nomi la Salernitana avrebbe dovuto fare il salto di qualità. E invece si è ritrovata con un bel pacco di stipendi onerosi.

L’unico che ha reso da “professionista” è stato Rosina

Anche dall’ex fantasista del Torino ci si aspettava tanto. Lui più di tutti ha incarnato il sogno “malato” del tifoso granata di ritrovarsi in testa alla classifica della serie B grazie ad un “Ronaldo” tutto salernitano, capace di farti vincere la partita da solo. La differenza sostanziale tra Rosina (che pure ha deluso e non poco) e gli altri (eccezione forse per Di Gennaro, visto che gli è stato impedito di giocare) è che Rosina è giunto a Salerno in condizioni fisiche buone ed ha dato il suo contributo (modesto) alla causa granata. Nonostante i momenti bui, ha sempre fatto la sua parte comportandosi da autentico professionista.

Cerci, l’oggetto misterioso del centenario

Di sicuro l’ala ex Torino e Milan ha delle qualità che non si discutono. Ma occorre fare i conti con la realtà e fino ad ora Cerci è apparso non solo fuori condizione e forma fisica, ma anche svogliato e senza particolare grinta agonistica. Un campione, anche se acciaccato, prova in tutti i modi a conquistarsi la fiducia del mister, dei compagni e della tifoseria. Almeno sputando sangue in allenamento e tornando nelle condizioni minime di forma per poter reggere i 90 minuti di gioco. Cerci, per ora, resta un Ufo.

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