Di Enzo Senatore

E’ un po’ come venire fuori da un brutto incidente con una fuoriserie. Non pensi alla vagonata di soldi buttata al vento sfasciando l’auto ma al fatto che sei vivo. La Salernitana che esce dal campo con il primo punto della stagione non deve guardarsi indietro e recriminare sui gol subiti. E’ viva ed è questo quel che conta. E’ una squadra che non s’è arresa quando sembrava davvero incamminata verso il baratro, perché se nella partita della possibile svolta prendi 2 gol, in casa, in venti minuti la tentazione di cedere al disfattismo diventa forte. E invece quella che in tanti definiscono la peggiore squadra del campionato, spesso con sorrisini di circostanza, ha dimostrato che sì, in questo campionato ci può stare. Anche con i Coulibaly a centrocampo, con Ribery che è un pensionato del pallone e con una linea di difesa che a tratti balla l’hip hop. La risposta, al culmine di una partita giocata con animo sempre propositivo, è arrivata a tutte le latitudini. La Salernitana questo campionato se lo vuole giocare e darà battaglia fino all’ultima giornata. A proposito di Coulibaly, al suo secondo gol stagionale, il pensiero corre in due direzioni: agli esordi in serie A di questo ragazzo, allora 17enne, con la maglia del Pescara quando tante big d’Europa e d’Italia lo seguivano con interesse; alle parole del giornalista napoletano Umberto Chiariello, uno dei massimi esperti viventi di cose calcistiche. Nella sua trasmissione, su Canale 21, ha dato uno di quei giudizi che restano nella storia come le tavole di Mosè spiegando che no, la Salernitana non può affrontare il torneo di massima serie con gente come Coulibaly. Un luminare. E pazienza se anche stasera i tifosi granata hanno fatto arrabbiare, con i loro sconci assembramenti, un altro grande tifoso del Napoli: il vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Sono ragazzi preside’, vanno capiti e non bacchettati. Pubblico e squadra, lo dimostrano le ultime due partite, stanno ritrovando quel feeling che, in altri tempi, a Salerno è stato preludio di grandi risultati. Infine l’allenatore. Nelle ultime due partite la squadra è cresciuta tanto, come qualità del gioco e coraggio. Ora, però, deve trovare quell’equilibrio difensivo che, nel massimo campionato, è determinante per ottenere risultati. Soprattutto vittorie.

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