Andare alla sosta con otto punti di vantaggio sulla zona retrocessione è sicuramente un’ottima notizia per i tifosi granata. Certo, guai a cullarsi sugli allori: mancano 11 partite, si giocherà sei volte in trasferta, bisogna ancora affrontare Inter, Fiorentina, Atalanta, Roma e Napoli e bisogna mantenere i piedi per terra. Certo, poter andare a Cremona all’ultima giornata può essere un vantaggio e c’è la possibilità che l’Udinese venga all’Arechi senza grossi pensieri di classifica, ma l’esperienza dell’anno scorso è un insegnamento da tenere sempre ben impresso nella mente. Ad ogni modo il prossimo turno è decisivo: la Salernitana sarà di scena a La Spezia, il Verona andrà in casa della Juventus. Vincendo si andrebbe a +11, ovvero quasi 4 partite di vantaggio sugli scaligeri con 10 gare da disputare. Tanta roba. Anche perchè il Verona poi giocherà in casa col Sassuolo e sarà di scena a Napoli, altra trasferta sulla carta da 0 punti. Lecce ed Empoli possono dirsi tranquille? Guardando il vantaggio sui gialloblu sì, ragionando sul rendimento e sugli organici no. Perchè i giallorossi sono in grossa difficoltà soprattutto sul piano realizzativo e i toscani sono in caduta libera come a Zanetti è già capitato l’anno scorso di questi tempi a Venezia. Chi perderà lo scontro diretto in programma dopo la sosta potrebbe subire un contraccolpo psicologico non indifferente. Riteniamo, invece, che Cremonese e Sampdoria – pur animate da tanta, tanta buona volontà – siano ormai condannate alla retrocessione sebbene i liguri, ben guidati da Stankovic, affronteranno alla ripresa una Roma in totale emergenza. Solo un blitz all’Olimpico, ad oggi improbabile, cambierebbe le carte in tavola.