di Vanni Vignes
Come si fa? Come si fa a raccontare in poche righe la tua storia, la tua vita, le tue qualità? Come si fa a far capire a chi legge che persona sei, quanto sei immenso, quanto sei buono, disponibile, altruista….Come si fa a spiegare, a far comprendere quanto è straordinaria, unica, la tua mentalità…forse c’è solo un modo, l’ unico, usando le parole che tu avresti usato se qualcuno te lo avesse chiesto; alla domanda, sono certo, avresti risposto: “io sono un East”. Eh già….l’ East Side. Il tuo gruppo, la tua storia, la tua vita. Un gruppo di amici che hanno segnato un epoca, che ha scritto la storia del mondo Ultras a Salerno….Guidati da un burbero dal cuore d’ oro, dalla persona che meglio di chiunque altro poteva rappresentarlo. E tu ne sei fiero, orgoglioso. I tuoi lunghi vocali sul nostro gruppo watshapp, le tue ramanzine, le tue prese in giro…..Le tue iniziative, gli adesivi, le magliette, il libro che ci racconta, il calvario per la scelta delle ultime tute…Tutto materiale per noi, con richieste infinite arrivate da tutta europa per avere qualche pezzo….ma mai nessuna accontentata…mai un euro intascato lucrando sulla passione, sulla storia, sugli ideali…solo regali in segno di rispetto a gruppi avversari, ad amici e rivali, senza distinzione….Perchè oltre il 90esimo resta quello: il rispetto…Ci vorrebbero ore ed ore ed ore ancora passate a scrivere per raccontare di te…ma non basterebbero a renderti merito, a renderti onore, quanto ne meriteresti. Sempre avanti a tutti in ogni iniziativa di solidarietà…ma senza mai apparire….sempre dietro le quinte…Quante corse fatte a raccogliere soldi, ad organizzare collette per pagare questo o quel fioraio, o il tipografo…o il tizio delle magliette…senza mai chiedere nulla in cambio, cercando invece sempre di non apparire….Tu sei l’ ultras che io, che noi tutti, abbiamo sempre sognato di emulare…sei la guida, l’ esempio, l’ insegnamento di come va amata, vissuta e sostenuta la proria squadra, la propria città. Non c’è posto in Italia in cui a chiunque di noi, parlando con ultras del posto conosciuti in spiaggia o in qualche pub, non abbiano chiesto se ti conoscevamo…ed io, quando mi è successo, con i brividi, con orgoglio, ho risposto: Orazio? E’ un fratello. Proprio così….un fratello….E quando un fratello ti lascia, se ne va con lui una parte del tuo cuore. Un altra parte però, per una scelta sadica del destino, resta…E tu ci hai insegnato a capire perchè, quest’ altra parte resta. Ci hai indicato la strada quando Tullio ci ha lasciati, qualche anno fa. Ci hai insegnato che l’ altra parte resta per onorare, per ricordare, per far continuare a vivere chi se n’è andato, ma non ci ha abbandonato. E noi, il tuo East, il tuo gruppo, i tuoi fratelli, continueranno a percorrere la strada che tu ci indicavi, senza mai imporla. Continueremo a discutere su ogni decisione, a mandarci a fanculo ed a prenderci in giro come facciamo ogni giorno. Continueremo a farti vivere allo stadio, nel gruppo, al pub…berremo una birra, anzi due, vabbè facciamo tre in tuo onore, insieme a te. E vaffanculo le berrò anche io, che si fottesse la bottiglietta d’ acqua, tanto alla cardiologa non lo dirò. Ma continueremo a farlo sottovoce, senza apparire…perchè non conta che si sappia, conta che si faccia. Ci manchi già vecchio Orso…ci manchi da impazzire.