Di Giovanni Di Domenico

Gabriele Gravina resterà al timone della FIGC. Il dirigente pugliese ha battuto con il 73,45% dei voti Cosimo Sibilia, che invece si è fermato al 26,25%. Gravina, in carica ininterrottamente dal 2018, proseguirà nel suo incarico fino al 2024. “Allacciamo gli scarpini e iniziamo a giocare” ha esordito così il numero uno della Federcalcio “Grazie per la vostra dedizione, pazienza e fiducia. Vi ho proposto una strategia che sarà difficile e non senza tensioni. Noi tiriamo fuori il meglio nei momenti duri. Sentiamo la responsabilità di migliaia di giovani a cui dobbiamo dare un calcio più bello, solido e sostenibile. E ora può cominciare il secondo tempo della partita. Non potevamo fermarci, non dovevamo fermarci, non ci fermeremo. Il nostro mondo sta vivendo un momento di grandissimo stravolgimento, un’emergenza di dimensioni planetarie ha chiuso i nostri stadi e fermato la gioia dei nostri giovani. Ho dovuto fronteggiare autorevoli pressioni per permettere al nostro calcio di non naufragare. Quello che qualcuno ha bollato superficialmente e forse strumentalmente come libro dei sogni, è stato un timone per tracciare la rotta di sviluppo. Con quei sogni condivisi e realizzati abbiamo chiuso il primo tempo della nostra partita, ma ora c’è da vincere la sfida del futuro: un documento volutamente ambizioso perché il calcio italiano merita dedizione e passione straordinaria. Nella nostra partita il settore giovanile e le infrastrutture giocano un ruolo di primo piano. Nella nostra partita è fondamentale il presidio delle regole con il rafforzamento di arbitri e giustizia sportiva”.

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