di Vanni Vignes
Salernitana sempre più “ostaggio” della Lazio? Sembrerebbe proprio così. Del resto chi ha occhi scevri da condizionamenti esterni o da preconcetti acquisiti chissà dove, si rende facilmente conto del rapporto di “sudditanza” che esiste tra la “cenerentola” granata e la “matrigna” biancoceleste. Qualcuno dotato di intelligenza superiore etichetta come gufi coloro i quali fin dall’arrivo del patron della Lazio a Salerno (2011) parlò di “squadra B” o “satellite”. Quei gufi, detrattori e disfattisti dovettero beccarsi gli improperi di buona parte della politica (che aveva sponsorizzato fortemente il duo romano), di alcuni addetti ai lavori (già evidentemente chiamati a svolgere il ruolo dell’informazione docile e addomesticata) e di qualche tifoso con il palato buono che già prefigurava scenari da Europa League per i granata.
Il mercato condotto fino ad oggi da parte della società di Lotito e Mezzaroma è sotto gli occhi di tutti. A 48 ore dal ritiro, la squadra allestita è per il 50% quella dello scorso anno, con un bel manipolo di ragazzini ma con diversi uomini chiave mancanti. In particolare, preoccupa la truppa che ormai orbita a Formello (leggasi Lombardi, Kiyine e l’ultimo arrivato Akpa Akpro) che dovrebbe dire addio all’Arechi. Diversi gli esuberi da piazzare a destra e a manca. E gli acquisti? Si parla del ritorno di Casasola, fortemente voluto da Castori. Punto. Per il resto solo nomi buttati a caso qua e là. Sarebbe anche stucchevole elencarli tutti, tanto il ventaglio dei presunti pretendenti ad una maglia granata è quasi identico a quello dello scorso anno e di quello precedente. E dire che di tempo in più rispetto ad altre società la Salernitana ne ha avuto, visto che il suo campionato è finito il 31 luglio scorso.
Insomma, con un ritiro alle porte ed un torneo che inizia tra 4 settimane, la Salernitana è lontana anni luce da un progetto sportivo ambizioso e di vertice. Il tutto si consuma nel silenzio stampa della società che continua a tenersi lontana e distante dalla piazza di Salerno. Ci sarà da preoccuparsi?