di Giuseppe Barbato
Sepe 6: sui due gol non dovrebbe avere responsabilità, a meno che non ha chiamato la palla a Pirola. Nel primo tempo non è chiamato a grandi interventi e agisce bene come sweeper-keeper.
Bronn 5: dal suo lato la Lazio spinge moltissimo lungo tutti i 90 minuti e si difende con il solito ardore, la prima costruzione passa tanto da lui e prova a dargli qualità. Abisso avrebbe potuto lasciar correre sul contatto con Cancellieri ma al fischio si tace, anche se non si è d’accordo. Errore grave per un difensore esperto come lui.
Daniliuc 6,5: Paulo Sousa lo rispolvera dalla naftalina e l’austriaco risponde alla grande. Per un’ora annulla Immobile e si dimostra abile, come suo solito, in fase di costruzione. Dopo il primo gol sparisce con la squadra.
Pirola 4,5: la partita prima del giallo è da 7 pieno, non sbaglia nulla e svolge tutti i compiti in maniera efficace. Il giallo, in apparenza decisione intelligente, lo toglie dalla sfida. Gli errori commessi sono fatali e non meritano ulteriore commesso (dal 75° Lovato s.v.)
Candreva 6,5: le conclusioni più pericolose sono le sue, le giocate di maggior qualità sono le sue, l’unico a farsi vedere con la squadra in svantaggio è lui. Capitano e unica certezza di una squadra fragile.
Coulibaly 5,5: resta 90 minuti anche se non li ha, porta tanto il pallone e prova a metterci la solita dose di corsa e muscoli. Finché ne ha tiene bene il campo.
Črnigoj 6: non è un costruttore e si vede. In fase di non possesso raddoppia con efficacia e si propone anche in fase di aggressione, con un paio di recuperi efficaci. Anche lui esce dopo aver dato tutto (dal 75° Sambia s.v.)
Bradaric 5: ancora una volta non riesce a sbloccarsi, sempre incerto in entrambe le fasi e mai davvero deciso. Il primo gol della Lazio nasce anche da una sua incertezza che resta nel limbo. La presenza sui cambi gioco e i cross non bastano.
Vilhena 5,5: l’olandese gioca più avanti, di fianco a Piątek, per aggredire a uomo su Casale in difesa e abbassarsi per dare qualità e creare spazi per i compagni in attacco. Ci riesce a sprazzi, Paulo Sousa lo sostituisce perché vuole esigenze diverse nella ripresa (dal 46° Valencia 5. Chiamato a un compito offensivo corre senza però mai rendersi pericoloso né contribuire alla fase difensiva. Il giallo completa la sua brutta prestazione)
Bonazzoli 6: in attacco non si vede quasi mai ma è dovuto alla scelta del mister che gli chiede una partita di enorme sacrificio, schermando Cataldi e impedendo la prima costruzione della Lazio. Esce stanchissimo (dal 59° Kastanos 5. 30 secondi dopo il suo ingresso la squadra subisce gol ed esce dal campo, eppure questo non lo giustifica)
Piątek 5: ancora una volta troppo solo a lottare sulle aree contro Casale e Patric, in attacco non accompagna sempre con la dovuta efficacia né occupa l’area (dal 75° Botheim s.v.)
All. Paulo Sousa 6,5: la scelta tattica iniziale funziona e la Lazio non ingrana per un’ora. Poi la squadra prende il primo gol ed esce dal campo. Su questo non ha responsabilità ma deve farci i conti perché con questa paura si fa quasi impossibile.
LAZIO: Provedel 6, Marusic 7, Casale 6,5, Patric 6, Hysaj 5,5; Vecino 5,5 (dal 77° Basic s.v.), Cataldi 5, Luis Alberto 6, Felipe Anderson 6,5, Immobile 7,6 (dall’86° Cancellieri 6), Pedro 6,5 (dal 77° Romero 6,5). All. Sarri 6