Sconfitta pesante per la Salernitana, la seconda consecutiva dopo Lecce, che evidenzia le difficoltà della squadra a segnare e creare pericoli agli avversari, senza Dia. Il Toro si rilancia ancora con un super Radonjic che fa due reti, si vedere annullare il tris personale, e si proietta a ridosso delle prime posizioni al termine di una gara a senso unico. 

Juric deve rinunciare anche a Ilic e Vlasic, dopo l’infortunio di Vojvoda, e sceglie Tameze in mediana con Ricci e Seck con Radonjic dietro Zapata. Sulle fasce confermati Lazaro e Bellanova, mentre Buongiorno guida la difesa con Schuurs e Rodriguez, a protezione di Milinkovic-Savic. Sousa risponde con la sopresa Cabral accanto a Candreva alle spalle di Botheim. Bradaric e Mazzocchi sulle corsie esterne, mentre in mediana con Legowski c’è Bohinen, a protezione del solito terzetto difensivo a protezione di Ochoa composto da Gyomber, Lovato e Pirola. 

La Salernitana inizia in maniera vibrante, provando ad attaccare il Toro ed al decimo minuto Candreva prova i riflessi di Milinkovic-Savic con un tiro a giro. Il Toro risponde ed è subito letale: Radonjic viene anticipato in angolo, ma sugli sviluppi in un parapiglia in area di rigore, sbuca Buongiorno che fa 1 a 0 al quarto d’ora. La Salernitana colpita quasi a freddo prova a riorganizzarsi mentre il Toro a congelare il ritmo di gara, soprattutto raddoppiando su Candreva e Cabral, gli uomini più pericolosi dei padroni di casa. Al ritorno dal cooling break la Salernitana alza di parecchio il baricentro e prova a pressare forte il Toro, con Mazzocchi che sembra in vena, bravo a mettere in difficoltà la difesa del Toro e Milinkovic-Savic alla mezzora con un pericoloso tiro-cross. Poco dopo è sempre l’esterno granata che si mette in proprio e ci prova, il tiro termina di poco fuori. La Salernitana cala e il Toro ne approfitta, raddoppiando con Radonjic che riceve da Seck dopo una bella discesa di Bellanova, tiro a giro e raddoppio Toro. Doccia fredda prima dell’intervallo, che però non frena la Salernitana che in pieno recupero colpisce un palo clamoroso con Cabral, ancora più incredibile di quello di Lecce, dopo una bella discesa di Candreva. 

Nella ripresa Sousa ne cambia subito tre, inserendo Tchaouna, Ikwuemesi e Martegani e passando a tre punte con due trequartisti. La Salernitana è molto sbilancia ed alla prima occasione il Toro ne approfitta, al 50′, per calare il tris, ancora con Radonjic: il suo tiro sporco inganna Ochoa, dopo una bella discesa di un instancabile Bellanova. Radonjic trova anche la doppietta all’ora di gioco, ma il Var ferma tutto per posizione di offside del trequartista granata, su assist di un ottimo Zapata. Sousa riequilibra l’assetto con Kastanos e Fazio, ma il Toro è in pieno controllo del gioco e della gara, e danza con la palla alla ricerca del quarto gol. Ikwuemesi ci prova con un tiro che termina di poco fuori, ma è davvero poca cosa. A meno di dieci dal termine Fazio sfiora il gol della bandiera incornando di testa da calcio piazzato, ma Milinkovic-Savic risponde d’istinto. Il portierone piemontese sventa anche il pericolo su Candreva proteggendo cosi il suo cleen sheet. Non succede più nulla nonostante i sei minuti di recupero, con il Toro che conserva il possesso di palla e i fischi dell’Arechi che aumentano minuto dopo minuto fino al fischio finale. 

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