Nuovo capitolo sul fronte protocollo: la FIGC ha inviato un documento di quattordici pagine al Governo e al Ministero dello Sport. Come apprendiamo da tuttomercatoweb.com, le indicazioni sono state redatte dalla Commissione Medico-Scientifica Federale (Commissione FIGC) ed è stato apportato un aggiornamento sulla base delle indicazioni ricevute dal Comitato Tecnico Scientifico. La palla passa ora al Governo, che dovrà valutare quanto pervenuto. Di seguito riportati i punti trattati.
I luoghi e il gruppo squadra – La società dovrà identificare quello che sarà il luogo della ripresa degli allenamenti collettivi: campo sportivo, palestra, ambulatorio, magazzino, ristoranti e via discorrendo. Tutti i luoghi dovranno essere utilizzati in maniera esclusiva da parte del gruppo squadra. La società dovrà assicurare pulizia e sanificazione degli ambienti e di tutti i luoghi utilizzati dal gruppo squadra. Con questo termine si intendono tutti coloro che nella fase di ripresa dovranno necessariamente operare e opereranno a stretto contatto tra di loro: i calciatori, gli allenatori, i massaggiatori, i fisioterapisti, i magazzinieri, altri componenti dello staff, etc. e, naturalmente, il Medico/i Sociale/i.
Covid+ e Covid- – I soggetti saranno divisi in due gruppi: Covid+, ovvero “accertati e guariti e soggetti che su giudizio del responsabile sanitario abbiano avuto sintomi riferibili tra i quali, a titolo non esaustivo, temperatura corporea > 37,5 °C, tosse, astenia, dispnea, mialgie, diarrea, anosmia, ageusia”. Poi i Covid- e soggetti asintomatici (non testati). Anche coloro che sono stati a contatto con positivi ma sempre rimasti asintomatici e non testati. Inoltre, e in particolare, staff tecnico/societario o familiari.
I test – Dopo l’esame clinico del responsabile sabitario, la ricerca dell’RNA Virale, tramite tampone o altro test rapido validato a 72/96h dall’inizio degli allenamenti di gruppo e anche al Tempo zero delle attività collettive. Il tampone verrà ripetuto ogni 4 giorni. Il test sierologico per la ricerca IgG/IgM/ [IgA] verrà effettuato al Tempo zero e verrà ripetuto ogni 14 giorni.
Positivi e negativi – I soggetti RNA negativi verranno sottoposti al test per IgG/IgM/ [IgA] tramite prelievo venoso. Se positivi IgG e negativi IgM[IgA], hanno verosimilmente contratto la malattia e dovranno essere sottoposti agli accertamenti del Gruppo 1 (COVID+). Se positivi IgG e positivi IgM/ [IgA], dovranno ripetere il tampone e dovranno essere sottoposti agli accertamenti del Gruppo 1 (COVID+). Se negativi IgG/IgM/ [IgA], dovranno sottoporsi a ricerca RNA virale (Tampone o altro test rapido validato) ogni 4 giorni e agli accertamenti del Gruppo 2 (COVID -). I soggetti RNA positivi sono infetti e seguono le normali procedure di COVID+ previsti dalle Autorità competenti.
Nessun impatto sul sistema sanitario – L’approvvigionamento dei test molecolari, specifica il protocollo, “non deve minimamente impattare sulla disponibilità del reagentario da dedicarsi in maniera assoluta ai bisogni sanitari del Paese”, e si intende esclusivamente a carico delle singole Società”. Per questo la Lega si adopererà per individuare laboratori autorizzati, criteri di esami e di trasmissione tempestiva dei referti ad un’unità terza, al fine di garantire coordinamento e immediatezza delle comunicazioni.
Gli allenamenti – Allenatore e staff indosseranno la mascherina e staranno a due metri di distanza. Mezzi propri per arrivare a andar via dalle sedute, tutti i soggetti dovranno esser dotati di DPI. Dovranno essere evitati, per quanto possibile, autisti. Tutti i soggetti dovranno essere dotati dei Dispositivi di Protezione Individuale. La società deve predisporre termoscanner a distanza e saturimetro all’ingresso del luogo di allenamento. Chi avrà oltre 37°5, dovrà far ritorno al proprio domicilio, ove verrà seguito in ottemperanza alle linee guida del Ministero della Salute. Le sedute in palestra, almeno per la prima settimana, dovranno continuare ad essere ridotte all’essenziale privilegiando l’allenamento fisico all’aperto. Tuttavia, quando effettuate, esse dovranno essere programmate in modo da limitare la presenza dei calciatori, alternandoli, e posizionando i macchinari/attrezzi della palestra ad almeno 2 metri di distanza tra loro, possibilmente all’aperto o in ambiente ben areato e con ventilazione forzata, garantendo la massima igienizzazione degli strumenti.
Gli spogliatoi e i luoghi chiusi – Due metri di distanza o ingressi scaglionati, docce evitate almeno nella prima settimana per non favorire la diffusione del virus (aerosol). Per quanto riguarda l’uso della Sala Medica, massaggi, fisioterapia, le sedute, almeno nella prima settimana, dovranno essere programmate sotto il coordinamento del Medico Sociale e limitate alle reali necessità. Evtare riunioni non indispensabili e, nel caso, meglio in spazi aperti. Contingentare l’accesso alla sala ristorante, i pasti dovranno essere serviti self-service e si dovranno evitare contatti con il personale del ristorante, che dovrà indossare mascherina e guanti. Il lavaggio delle mani è obbligatorio prima dell’arrivo in sala, nella quale dovranno essere disponibili soluzioni idro-alcoliche disinfettanti.
Gli arrivi dall’estero – Le persone provenienti dall’estero o da zone con focolai d’infezione e che entreranno a far parte del gruppo squadra, si atterranno alle normative vigenti prima della ripresa degli allenamenti collettivi.
La quarantena – È il nodo più delicato. “Qualora, durante il periodo di ripresa degli allenamenti di gruppo, ci sia un caso di accertata positività al COVID-19, si dovrà provvedere all’immediato isolamento del soggetto interessato. Da quel momento, tutti gli altri componenti del gruppo squadra verranno sottoposti ad isolamento fiduciario presso una struttura concordata; saranno sottoposti ad attenta valutazione clinica sotto il controllo continuo del Medico Sociale, saranno sottoposti ad esecuzione di Tampone (anche rapido) ogni 48h per 2 settimane, oltre ad esami sierologici da effettuarsi la prima volta all’accertata positività e da ripetersi dopo dieci giorni, o secondo periodicità o ulteriore indicazioni del CTS. Nessun componente del suddetto gruppo squadra potrà avere contatti esterni, pur consentendo al gruppo isolato di proseguire gli allenamenti“.
Il personale extra gruppo squadra – Comprende tutti coloro che operano in orari diversi rispetto al gruppo squadra. Questi operatori non saranno sottoposti allo screening iniziale per l’identificazione di un’eventuale infezione da COVID-19, ma dovranno rispettare gli obblighi previsti dalle attuali e future normative. Per l’accesso di fornitori esterni, dovranno essere individuate procedure di ingresso, transito e uscita con modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale presente nel luogo d’allenamento.