Di Giovanni Di Domenico

Svolta nel caso tamponi che vede coinvolta la Lazio. Secondo quanto appreso dall’ANSA, la Procura Federale, guidata da Giuseppe Chinè, ha deciso di deferire il patron biancoceleste Claudio Lotito e i due medici sociali Ivo Pulcini e Fabio Rodia. L’imprenditore romano è stato deferito per non aver rispettato i protocolli anticovid. I fatti risalgono precisamente al 27 ottobre 2020. Lotito, alla vigilia della gara di Champions League contro il Club Brugge, non ha comunicato all’ASL i nomi degli otto tesserati positivi e dei contatti stretti in seguito ai tamponi effettuati. Lo stesso è accaduto per i tre positivi riscontrati in occasione del match di campionato contro il Torino (1° novembre) e per gli otto prima della trasferta di San Pietroburgo contro lo Zenit (4 novembre). Inoltre, non è stata accordata alcuna modalità per l’isolamento dei tesserati in questione e non è stato impedito a tre calciatori di allenarsi con il resto del gruppo la mattina del 3 novembre (prima della partenza per la Russia, ndr). Tra i tesserati non posti in quarantena spicca il nome di Ciro Immobile, schierato titolare nella sfida contro il Torino e successivamente inserito nella distinta della gara contro la Juventus dell’8 novembre scorso.

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