Ieri sera si è svolta presso Fan’s Shop a Torrione la presentazione del romanzo sportivo “La serata (im)perfetta” di Marco Vecchione. L’incontro è stato moderato da Umberto Adinolfi ed ha visto l’intervento dell’editore Giuseppe Nasti e dell’ex calciatore della Salernitana Roberto Merino. Presente anche il presidente del Centro di Coordinamento Salernitana Clubs, Riccardo Santoro. Il volume racconta la storica salvezza della Salernitana in Serie A conquistata lo scorso 22 maggio attraverso le emozioni dell’autore e dei tifosi. Le emozioni vengono sollecitate dai ricordi, ancora freschi, delle partite, dalle citazioni musicali e dalle foto, provenienti dagli archivi di Edy Nasti e Giuseppe Cuozzo. Il volume è impreziosito dalla prefazione dell’ex DS della Salernitana, Walter Sabatini, e dalla postfazione di Ighli Vannucchi, autore nel 1998-99 dell’illusorio gol al Vicenza una settimana prima della maledetta trasferta di Piacenza.

Il 22 maggio 2022 si è vissuto uno psicodramma sportivo. Si è passati dall’euforia del pre-partita, con la spettacolare coreografia della Curva Sud, alla depressione e rassegnazione per i quattro gol dell’Udinese, per poi tornare ad esultare e festeggiare dopo lo 0-0 tra Venezia e Cagliari. La salvezza non è stata frutto del caso o delle parate di Maenpaa a Venezia, sarebbe riduttivo definirla così visti i soli 8 punti racimolati dalla Salernitana nel girone d’andata, ma è una salvezza frutto del grande lavoro svolto dalla nuova dirigenza del presidente Iervolino, arrivata il 31 dicembre. È stato fatto qualcosa di straordinario.

“La serata (im)perfetta” è un libro che lascia il segno nel lettore, come conferma l’editore Giuseppe Nasti: <<Questo libro mi ha emozionato e sono certo che saprà emozionare chiunque lo sfogli>>. Un volume che mette nero su bianco i ricordi di una serata indimenticabile. Tutti noi che l’abbiamo vissuta, tra qualche anno ricorderemo alla perfezione ogni singolo dettaglio di quella sera: con chi eravamo e dove, quante volte abbiamo controllato il risultato di Venezia, quante volte abbiamo imprecato. Allo stadio o a casa, tra problemi di connessione, gente in preda al panico che fa su e giù per i gradoni, avanti e indietro per il pianerottolo, chi telefona casa per avere notizie da Venezia. Questo fino al triplice fischio e all’esplosione di gioia che ha invaso Salerno. Un’onda di entusiasmo che fa capire quanto i tifosi granata siano la marcia in più della Salernitana. Un entusiasmo che sta contagiando i più piccoli che adesso vestono maglie granata e cantano i cori della curva.

Proprio l’idea di lasciare una traccia delle emozioni vissute quella sera è alla base della pubblicazione del libro, come testimonia l’autore Marco Vecchione: <<L’idea del libro è nata il giorno dopo Salernitana-Udinese. L’intento è quello di conservare la testimonianza di una serata incredibile che resterà sempre nei nostri ricordi. Il racconto parte da Pescara, un campo da sempre ostico alla Salernitana con la retrocessione nello spareggio col Cosenza e la sconfitta che l’ha condannata ai playout col Venezia. L’impresa di Castori è poi seguita dalla paura della mancata iscrizione al campionato. Il 31 dicembre siamo rinati grazie alla scintilla accesa da Danilo Iervolino. Siamo diventati un corpo unico per cercare di difendere una categoria che attendevamo da tempo così da chiudere un cerchio. Ho voluto intitolare un capitolo “Ricordati di me”, come la canzone che ha ispirato un coro che i tifosi granata hanno cantato ovunque a fine partita, anche quando tutti ci davano già retrocessi, quando era più facile per chiunque arrendersi e rassegnarsi. Noi salernitani, invece, abbiamo scelto la via più difficile perché profondamente innamorati della maglia granata. Il nostro amore va oltre il risultato. Solo la Salernitana resta per sempre e noi siamo la Salernitana>>.

Le stesse emozioni le ha provate anche chi, non essendo salernitano di nascita, la maglia granata l’ha indossata da calciatore. Roberto Merino, il “Maradona delle Ande”, ha provato le stesse sensazioni di paura e di gioia quel 22 maggio: <<Per un calciatore vivere queste emozioni in un tempio del calcio come l’Arechi è indescrivibile. Qui l’amore dei tifosi lo senti ogni giorno e il supporto nel giorno della partita fa la differenza. I tifosi della Salernitana sono davvero il dodicesimo uomo in campo. La notte del 22 maggio è stata un passaggio repentino dall’inferno al paradiso. È un po’ una caratteristica della storia granata, con tanti momenti emozionanti, promozioni, retrocessioni, colpi di scena. Questo libro fa venire in mente ricordi indelebili. È come quando le nonne e le mamme raccontano le favole ai bimbi prima di dormire. A Salerno ho ritrovato una caratteristica di noi sudamericani: il crederci fino alla fine con infinita passione>>.

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